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Ponte Morandi, Castellucci deposita memoria ai pm

28 novembre 2018 | 12.48
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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L'ad di Autostrade Giovanni Castellucci, durante l'interrogatorio di oggi con i pm di Genova che si occupano dell'inchiesta sul crollo di Ponte Morandi, ha dato la disponibilità a rispondere ai magistrati al termine dell'incidente probatorio e depositato una memoria ricostruttiva degli interventi disposti dopo la tragedia del 14 agosto.

"In quanto capo azienda ho ritenuto di adempiere ad un dovere etico, dando informazioni chiare ai magistrati in merito alle ulteriori verifiche e agli accertamenti sulla sicurezza della rete, che stiamo conducendo anche con l'ausilio di società di ingegneria indipendenti esterne, e su ciò che stiamo facendo per le famiglie delle vittime per i danneggiati dalla tragedia" ha detto Castellucci al termine dell'interrogatorio. Dopo il colloquio di circa un'ora, l'ad ha risposto ai giornalisti uscendo da Palazzo di Giustizia. "Ho evidenziato nel dettaglio - ha spiegato - attraverso una memoria depositata in Procura, che dopo la tragedia di Genova abbiamo promosso un'operazione straordinaria di monitoraggio delle infrastrutture della nostra rete realizzata dalle Direzioni di tronco, responsabili della sicurezza delle tratte di competenza. L'esito è assolutamente confortante. Ho potuto così rassicurare i magistrati che la nostra rete è sicura".

L'ad di Autostrade ha documentato in Procura anche gli interventi a supporto di chi è stato coinvolto nella tragedia. "Fino ad oggi - ha spiegato - abbiamo erogato contributi a circa 300 famiglie senza casa e a circa 500 commercianti e artigiani. Inoltre la società, senza attendere i tempi lunghi delle assicurazioni, ha assunto direttamente l'iniziativa per garantire il giusto risarcimento a circa 150 eredi delle vittime della tragedia". "Ho chiarito anche ai magistrati - ha aggiunto - che gli interventi di manutenzione effettuati dalla società, sulla base delle previsioni della Convenzione in essere, non vengono remunerati in alcun modo in tariffa. Di più non posso dire essendo, se non erro, i contenuti di quanto riferito ai magistrati sottoposti a segreto istruttorio".

Entro fine 2018 si prepara l'addio di Castellucci all'incarico di amministratore delegato di Autostrade anche se il manager dovrebbe restare alla guida di Atlantia. Una scelta, peraltro, già illustrata a inizio agosto - in occasione del cda di Atlantia - prima del crollo del Ponte Morandi. A riferirlo è 'Il Messaggero', che sottolinea l'intenzione di Castellucci di dedicarsi in futuro alla 'sfida' dello sviluppo di Atlantia a livello globale, alla luce delle prospettive aperte dall'operazione Abertis. Ai giornalisti che all'uscita dal Palazzo di Giustizia chiedevano delle sue dimissioni, Castellucci ha risposto: "Per il ruolo importante a livello mondiale che Atlantia ha assunto negli ultimi tempi, il processo progressivo di riduzione di responsabilità e di uscita da Autostrade per l'Italia, che è iniziato prima di questa tragedia, riprenderà a breve".

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