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Ponte Morandi, Conte a Genova: "Continuiamo a chiedere giustizia"

14 agosto 2020 | 11.20
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A due anni dal crollo la commemorazione dedicata alle 43 vittime. Video. Il premier: "Non dimenticheremo mai le vittime, città non resterà sola". Mattarella: "Ripartire e ricostruire cultura sicurezza". Di Maio: "Non dimenticare chi ha sbagliato". Egle Possetti: ""Verità e giustizia determinanti come parenti e cittadini"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Continuiamo a chiedere giustizia". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, a Genova, alla commemorazione delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi, a due anni di distanza dal disastro del 14 agosto. "Sosteniamo la richiesta di accertamento della verità e di attribuzione delle precise responsabilità del crollo, a significare che il vostro dolore è il nostro dolore e una nostra ferita", ha sottolineato Conte.

Arrivato in via Fillak, nel quartiere di Certosa, per la cerimonia il premier è stato accolto dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e dal sindaco di Genova Marco Bucci. Prima di entrare Conte ha osservato alcuni istanti di raccoglimento nella nuova Radura della Memoria dove sorgerà il memoriale dedicato alle vittime, progettato dall'architetto Stefano Boeri. La commemorazione è iniziata con la proiezione di un video che contiene con le foto, i volti e i nomi delle 43 vittime del disastro.

Il silenzio e l'applauso per le 43 vittime/Video

"Non potremo mai dimenticare" le vittime, ha detto il premier. "Io ricordo bene, ho vissuto quei momenti, il lavoro febbrile delle squadre di soccorso, il dolore e l'angoscia nei giorni seguenti, la triste contabilità, la speranza di poter recuperare qualche vita", ha spiegato il premier aggiungendo: "Oggi ci ritroviamo ed è un atto non di semplice cerimonia del ricordo, è qualcosa di più, è un atto del rammemorare, per recuperare quella giornata".

Conte ha poi aggiunto che "a nome del governo garantisco l'impegno, ci siamo assunti la responsabilità di non lasciare Genova sola e stiamo lavorando affinché Genova possa rinascere". Il nostro impegno è per infrastrutture più sicure", ha assicurato. "Per quanto riguarda la giustizia c'è l'impegno del governo a stare al loro fianco, fin dall'inizio abbiamo dichiarato due cose: che non avremmo lasciato da sola Genova e che non avremo lasciato soli i familiari delle vittime". "Quello che potremo fare - ha proseguito il premier - è stare vicino ai familiari e chiedere a nome di tutta la collettività italiana l'accertamento della verità. Con il ministro Bonafede abbiamo avuto uno scambio con il Procuratore della Repubblica di Genova e dobbiamo ringraziare per il grande impegno che stanno profondendo, perché queste investigazioni preliminari sono molto complesse".

"Su Genova - ha aggiunto Conte - ci siamo impegnati e quest'opera, che è sulla nostra testa, ne è testimonianza concreta. Ma questo vale anche per tutto il piano di rilancio del tessuto produttivo e della vita economica e sociale della città. Ci siamo impegnati in questa direzione, adesso dobbiamo completare anche l'altro impegno che non riguarda solo noi e non è nelle nostre disponibilità, quello dell'accertamento della verità attraverso verifiche processuali e attribuzioni di responsabilità".

Egle Possetti: ""Verità e giustizia determinanti come parenti e cittadini"

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