"Il decreto e' pronto per essere firmato dal ministro, attendo e poi comincerò a lavorare. Il futuro del porto di Civitavecchia? Dipenderà da molti progetti che sono in corso, dall'andamento della congiuntura internazionale e da quello che come presidente riuscirò a promuovere come offerta di ricezione e sotto il profilo commerciale e industriale". Cosi' il presidente in pectore dell'Autorita' di sistema portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, Francesco Maria Di Majo, nella sua prima uscita pubblica in occasione dell'avvio dei lavori del nuovo terminal crociere alla banchina 12 bis nord del porto di Civitavecchia.
Francesco Maria Di Maio è avvocato all'interno dello Studio Legale Watson, Farley & Williams di Roma, specializzato nell'assistenza legale nel settore marittimo e portuale nonchè nel settore dell'energia rinnovabile e del project finance. Nel 2013 ha redatto un parere sugli aspetti legali relativi al trasporto e allo smaltimento della nave Costa Concordia, ha redatto consulenze anche nell'ambito di progetti inerenti al settore energetico, agli appalti pubblici di opere infrastrutturali e al diritto ambientale.
Di Majo è coautore dello studio Dipe sulla portualità italiana, pubblicato nel 2014 volto ad individuare i criteri per una efficace pianificazione a livello nazionale dei finanziamenti pubblici in favore delle opere infrastrutturali portuali e di quelle ferroviarie a servizio dei porti. Di Majo è inoltre Segretario Generale del Centro Italiano per le Relazioni Internazionali (ICIR), associazione che assiste le istituzioni pubbliche italiane nella partecipazione a progetti di 'rule of law/international building'.