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Prandelli prova Rossi e Immobile nel test contro l’Irlanda

30 maggio 2014 | 14.19
LETTURA: 3 minuti

Il ct dell’Italia in conferenza stampa a Coverciano parla dell’amichevole di domani a Londra. Dopo la gara deciderà quali saranno i 23 che porterà in Brasile

Cesare Prandelli (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Cesare Prandelli (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

”In Giuseppe Rossi vedo qualcosa di particolarmente meraviglioso, la sua forza interiore, la sua voglia di superare le difficoltà, ma poi c’è la partita, dove dobbiamo mettere da parte il sentimento e vedere la tenuta sotto pressione dal punto di vista fisico, per vedere se lui è libero mentalmente di accettare i contrasti”. Lo ha detto il ct dell’Italia, Cesare Prandelli, in conferenza stampa a Coverciano, parlando di Giuseppe Rossi in vista dell’amichevole di domani con l’Irlanda a Londra.

“Sono sicuro che farà una grande partita. Per lui sarà come la prima del Mondiale”, ha proseguito Prandelli.”Lui è guarito dal punto di vista fisico, deve solo vincere la paura dei contrasti”, ha sottolineato il tecnico che ha annunciato la formazione che scenderà in campo: “Sirigu fra i pali, Darmian e De Sciglio sulle fasce con Paletta e Bonucci centrali, a centrocampo Thiago Motta, Verratti, Montolivo e Marchisio, in avanti Giuseppe Rossi e Immobile”.

Il ct dopo la gara con l’Irlanda deciderà quali saranno i 23 che porterà in Brasile. “Domani dobbiamo valutare i giocatori che sono sotto osservazione per capire eventualmente il recupero dopo la gara. I 23 li daremo quando torneremo da Londra, lunedì”, ha spiegato.

I dubbi ci sono ancora: “Rimangono dentro di me”, dice il ct. “In questa partita -afferma- avremo modo di analizzare la proposta che faremo in campo, dobbiamo valutare i giocatori sotto osservazione. C’è una sana competizione, i giocatori sanno che domani per me è un test importante”. La selezione dei 23 convocati definitivi sarà un momento complicato: “E’ l’aspetto più difficile del mio ruolo -ammette Prandelli-. Non devi bluffare e bisogna annunciare senza filtri la decisione. Per chi resterà a casa non sarà una bocciatura, ma una mia scelta basata sull’idea tattica che ho in testa. Hanno lavorato tutti con la massima determinazione, le mie saranno solo scelte tecniche”. A Londra, Antonio Cassano parte dalla panchina: “Si è presentato motivato e sta rispondendo bene”, dice il ct, che osserverà altri elementi con particolare interesse. “Darmian ha dimostrato lo spirito giusto, è arrivato in punta di piedi, ma sta rispondendo molto bene sul campo. Riguardo a Verratti ho sempre detto che non doveva limitarsi a specializzarsi in un solo ruolo e che in un centrocampo ci sono vari modi per interpretare le situazioni”, spiega.

Tutto il lavoro è finalizzato al raggiungimento della condizione ideale per l’esordio mondiale, in programma il 14 giugno a Manaus contro l’Inghilterra. “Sono soddisfatto, abbiamo detto che era una fase in cui mettere carattere e sofferenza e tutti hanno risposto bene. Vogliamo arrivare preparati non solo dal punto di vista fisico, ma tattico e strategico”, afferma il commissario tecnico.”Siamo in un girone difficile, dovremo arrivare preparati per mettere in difficoltà i nostri avversari. A partire dall’Inghilterra, che ha 5 o 6 giocatori nuovi che hanno fatto una stagione straordinaria”, dice, prima di auspicare che tutti gli italiani si stringano attorno alla Nazionale: “Dobbiamo sentire di più questo senso patriottico, in questo momento c’è un po’ un tutti contro tutti e tutti sono contro le istituzioni. Noi dobbiamo andare in Brasile a regalare emozioni”.

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