Dalle infrastrutture al dissesto idrogeologico ai beni culturali. Le Regioni del Centro-nord hanno individuato alcune priorità rispetto alla programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020. A riferirlo, al termine della Conferenza delle Regioni, e' stata la presidente dell'Umbria Catiuscia Marini.
''Stiamo lavorando d'intesa con il governo in questa cabina di regia per il riparto del fondo per il Mezzogiorno dove c'e' una fase molto più avanzata di definizione dei patti per il Sud, degli accordi tra singole regioni e governo sui temi delle infrastrutture, dei beni culturali, della banda larga e contemporaneamente - ha spiegato - stiamo definendo un percorso per tutte le regioni del Centro-nord che hanno un ammontare limitato di risorse".
"Le priorità che noi indichiamo sono quelle delle infrastrutture di interesse nazionale ma anche una manutenzione straordinaria del sistema viario secondario di competenza delle Regioni e delle province, sul dissesto idrogeologico e sui beni culturali - ha osservato - Queste sono le priorita' che abbiamo indicato per le regioni del Centro-nord".
"Il Sud ovviamente ha un ammontare dell'80 per cento delle risorse complessive. Tredici miliardi sono gia' allocati nei patti per il Sud e i restanti 12 mld devono essere programmati", ha continuato. Complessivamente, ha spiegato Marini, le risorse del Fondo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 sono 38 mld di euro: "Di questi per il Sud 13 mld sono già allocati con i patti per il Sud e altrettanti circa sono da allocare - ha concluso - Invece per il Centro-nord ci sono 4,8 mld da allocare".
