Il team ricevuto a palazzo Chigi dal presidente della Repubblica. Il presidente della Federazione, Giorgio Scarso, ha donato l'arma al premier: "In questo periodo, potrebbe essere utile". A nome degli atleti ha parlato Valentina Vezzali: "Un po' di sport in Parlamento sarebbe opportuno"
"Presidente, vada di sciabola". Matteo Renzi ha ricevuto a palazzo Chigi la squadra italiana di scherma medagliata agli ultimi mondiali in Russia ricevendo in omaggio, dalle mani dal presidente della Federazione Giorgio Scarso, una sciabola. "In questo periodo, potrebbe essere utile", ha detto Scarso consegnando il dono al presidente del Consiglio che subito ha replicato: "Ogni riferimento al Senato è puramente casuale".
"Dobbiamo cambiare il modo in cui il governo guarda ai successi, e anche gli insuccessi, dello sport. Se c'è una disciplina che ogni volta salva il medagliere questa è la scherma", ha spiegato il premier consegnando agli azzurri la medaglia di palazzo Chigi. "Chi ama questo sport, anche chi come me non ne capisce molto, sa quale valore educativo ha e quanto sia importante la lealtà rispetto alla preparazione fisica - ha aggiunto Renzi -. Per la scherma serve una educazione completa. Dai mondiali in Russia questi atleti hanno riportato un grande risultato che noi vogliamo riconoscere: è un modo per dire loro grazie".
Renzi ha concluso: "A tutti dedichiamo l'impegno del governo a essere ancora più incisivi nella promozione educativa nelle scuole e non solo". A nome degli atleti ha parlato Valentina Vezzali: "Un po' di sport in Parlamento sarebbe opportuno, perché noi sportivi quando abbiamo un obiettivo lo raggiungiamo. Poi, servirebbe un po' di lavoro di squadra perché quando noi ci incontriamo da avversari ci sbraniamo ma poi quando c'è da fare squadra l'Italia vince".
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha sottolineato che "tutta la scherma è motivo di orgoglio per tutti noi, dietro di loro c'è un movimento impressionante e radicato in provincia con grandi valori". Proprio il presidente del Coni ha fatto accenno alla 'rotazione' prevista nel regolamento delle Olimpiadi che nel 2016 penalizzerà l'Italia privandola delle squadre più forti nella scherma e riducendo il numero degli atleti da mandare in gara. "Potremmo bombardare il Cio...", ha commentato con una battuta scherzosa il presidente del Consiglio.
