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Prestiti senza busta paga: La guida completa e aggiornata

06 settembre 2021 | 10.00
LETTURA: 9 minuti

Prestiti-senza-busta-paga
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Firenze, 06/09/2021 - Cosa fare quando non si ha una busta paga ma c’è il bisogno di chiedere un prestito?

In un contesto delicato come quello italiano, può accadere di avere un urgente bisogno di liquidità, ma non i mezzi per ottenere un finanziamento. Solitamente, avere una busta paga (quindi un lavoro da dipendente), garantisce agli intermediari finanziari la restituzione del prestito che hanno emesso.

In caso contrario, bisogna avvalersi di altre garanzie (dette alternative) che spiegheremo più avanti, ma soprattutto di un terzo garante. Infatti, considerate le diffuse difficoltà economiche di questo paese, sempre più banche sembrano essere disposte ad offrire numerose soluzioni pensate per chi non ha un lavoro stabile.

Per comprendere meglio come funzionano in Italia i prestiti senza busta paga, ci siamo rivolti ad una vera esperta, ossia Mariana Carenne, laureanda in Scienze Economiche Finanziarie e Internazionali presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, e redattrice del sito Prestiti e Finanza.com.

Cosa sono i prestiti senza busta paga?

I prestiti senza busta paga sono dei finanziamenti che le banche (o altro istituto di credito) concedono a coloro che necessitano di un’immediata somma di denaro, ma che non dispongono di un regolare stipendio.

Ottenerli è possibile, ma solo se si è in grado di dimostrare di avere altre fonti di reddito. In particolare, prima di emettere il prestito, la banca dovrà assicurarsi della situazione patrimoniale di chi sta richiedendo il finanziamento, per fare un’attenta valutazione del suo merito creditizio.

Una volta che questo è stato accertato, si potrà pensare alla valutazione di un adeguato piano di ammortamento. In altri termini, sulla base delle disponibilità finanziarie emerse, la banca adotterà il tasso di interesse e le modalità di rimborso migliori per ogni situazione.

Nel paragrafo successivo analizzeremo gli aspetti oggetto delle verifiche più comuni effettuate dagli intermediari finanziari.

Quali sono le caratteristiche principali?

Disoccupato o non disoccupato, ogni istituto di credito prenderà in considerazione la possibilità di estendere un prestito sempre e solo in un caso. Quando sono assolutamente sicuri di poter ottenere pagamenti regolari e nei tempi previsti.

Nello specifico dovranno verificare:

● L’esistenza di una solida storia creditizia. Si tratta di un semplice documento che le banche emettono ogni volta che un soggetto richiede un prestito e serve a valutare la sua “affidabilità”. In altri termini, è una sorta di pagella per dare una rappresentazione indicativa della capacità che un debitore ha nel rispettare i suoi impegni.

● Il rating creditizio (o merito creditizio). Gli istituti di credito di solito stabiliscono dei requisiti minimi di credito e sulla base di questi assegnano poi un punteggio. Chi si posiziona nelle fasce più alte otterrà quindi le migliori offerte di prestito, cioè quelle con i tassi di interesse e le commissioni più basse. Un piccolo “trucco” per salire in classifica, potrebbe essere quello di pagare i saldi delle proprie carte di credito. Questo aiuterà certamente il nostro rating, facendolo aumentare un po’ e in breve tempo. Più avanti sono elencati i criteri principali per l’assegnazione del merito;

● Un reddito regolare. I finanziatori hanno bisogno di sapere che otterranno i pagamenti ad ogni scadenza e senza ritardi. Cercano quindi una forma di garanzia. Questa non deve essere necessariamente una busta paga, ma una qualsiasi fonte di reddito affidabile e sufficiente a coprire le spese mensili per vivere, lasciando abbastanza per pagare le rate del prestito.

I criteri del rating creditizio

Per calcolare il rating, la banca analizza e raccoglie tutte le informazioni che possiede per poter esprimere in maniera sintetica una valutazione effettiva dell’affidabilità dei suoi clienti.

I fattori che contribuiscono al calcolo del rating sono gli stessi per tutti gli istituti di credito, ma ognuno può attribuire a ciascuno di essi un peso leggermente diverso rispetto agli altri.

In generale, gli aspetti di interesse sono:

● Entità e stabilità dei flussi di reddito disponibili, cioè la capacità economica.

● Rapporto tra reddito e debito. È una sorta di unità di misura usata dagli intermediari finanziari per confrontare i pagamenti mensili delle rate con il reddito lordo mensile del debitore. Si tratta di un indicatore chiave per misurare la capacità di un individuo di rimborsare i pagamenti mensili o di accumulare debito aggiuntivo;

● Livello di indebitamento;

● Comportamento nel pagamento di finanziamenti precedenti. In particolare, la puntualità nel rimborsare le rate;

● Altri elementi socio-demografici (per esempio l’età, la professione, la residenza, ecc.);

● Il profilo comportamentale. Ad esempio, per chi è già cliente della banca, usare la propria carta di credito per effettuare piccoli acquisti gestibili potrebbe aiutare a dare un’impressione migliore. Così come pagare l'intero estratto conto ogni mese e non abusarne.

Quali sono i requisiti per richiederli?

Per poter ottenere un finanziamento senza busta paga sarà necessario:

● Avere tra i 18 anni e i 70 anni di età (75 presso alcuni istituti di credito);

● Essere residenti in Italia o essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno;

● Possedere un conto corrente presso la banca che eroga il prestito. Il periodo di tempo è stabilito dal regolamento dell’istituto di credito stesso;

● Presenza di un terzo garante in caso di insolvenza improvvisa;

● Offrire altre garanzie alternative (ad esempio beni mobili e/o immobili);

Non essere stati protestati o segnalati come cattivi pagatori al CRIF;

Non avere altri finanziamenti in corso (ad es. ipoteche, mutui, prestiti, ecc.).

Quali sono le garanzie alternative?

Come abbiamo detto già in precedenza, le banche in assenza di stipendio fisso e regolare, richiedono delle garanzie sostitutive. Queste sono diverse e hanno caratteristiche peculiari, vediamole una ad una:

Figura del garante (o fideiussore). Il garante è colui che si impegna a estinguere il pagamento del prestito qualora il debitore non fosse più in grado di farlo. Può trattarsi di un amico o di un familiare, purché sia in grado di coprire gli eventuali rischi di inadempienza del titolare del finanziamento;

Ipoteca sulla casa. Una soluzione molto diffusa per ottenere un prestito senza busta paga può essere quella di ipotecare la propria abitazione. Infatti, il valore dei beni immobili è solitamente molto elevato permettendo quindi di ottenere somme maggiori. Tuttavia, in caso di mancato pagamento, il rischio è il temuto pignoramento.

Pegno a garanzia. Se il richiedente è in possesso di beni di valore può decidere di utilizzarli come garanzia per il finanziamento. Tra questi rientrano oro, gioielli, opere d’arte, strumenti, ecc.

Rendite alternative. Se si è titolari di una fonte di reddito alternativa questa può essere utilizzata come garanzia. È il caso di chi, ad esempio, è proprietario di un immobile in affitto o di chi ha fatto degli investimenti (come titoli di stato dividendi, obbligazioni, ecc.);

● Assicurazione sociale, fondi pensione, reddito di invalidità;

● Alimenti o mantenimento dei figli;

Reddito del coniuge o del partner (solo se è co-firmatario sul prestito).

Chi è il garante? A cosa serve e quali requisiti deve avere?

Come già anticipato, il garante (o fideiussore) si impegna a rispondere con il proprio patrimonio nel caso in cui il richiedente non dovesse riuscire a far fronte alle rate del prestito.

Tuttavia, è importante sottolineare che il garante è comunque una figura “accessoria” agli occhi della banca. Questo significa che l’ente che eroga il prestito potrebbe chiedere altre forme di garanzia alternativa. Anche quando il fideiussore presenta una solida situazione patrimoniale.

La fideiussione può essere:

Fideiussione in solido. In questo caso il garante risponde immediatamente nel caso in cui il debitore originale non stia onorando il pagamento delle rate;

Fideiussione con beneficio d’escussione. Nel caso in cui la banca non riesca ad ottenere il rimborso del prestito, dovrà prima provvedere al pignoramento delle eventuali garanzie reali. Infine, solo se necessario, potrà rivolgersi al garante per l’adempimento della somma restante.

Il garante deve possedere i seguenti requisiti:

● Avere un contratto a tempo indeterminato o essere libero professionista nello stesso campo da almeno 6 mesi;

Non possedere ulteriori debiti, finanziamenti, mutui o simili;

● Non risultare cattivi pagatori o segnalati al CRIF;

● Avere un reddito adeguato a sostenere eventualmente il pagamento delle rate del prestito.

Per quali finalità vengono erogati?

I prestiti senza busta paga sono pensati principalmente per:

● Interventi di ristrutturazione (in particolare quelli che migliorano il risparmio energetico);

● Finanziamento per l’acquisto di auto, moto o altri veicoli;

● Acquisto di un immobile;

● Finanziamenti per la casa: elettrodomestici, mobili e arredamento, pc/foto/telefonia, ecc.;

● Tempo libero: vacanze, cerimonie, estetica e benessere;

Corsi/Scuola/Formazione/Master/Università;

● Progetti privati e idee imprenditoriali, come una start-up;

● Pagamento di oneri legali, cure mediche, o addirittura altri debiti. Ad esempio,alcuni istituti di credito danno la possibilità di unificare i debiti già maturati ed estinguerli in un’unica soluzione.

A chi sono rivolti?

I prestiti senza busta paga sono strumenti ideati per chi non dispone di un reddito fisso o di entrate finanziarie regolari e che per tale ragione è obbligato ad offrire altri tipi di garanzie.

Le categorie a cui si rivolgono sono principalmente:

● Studenti (in genere dai 18 ai 35 anni);

● Casalinghe;

● Disoccupati;

● Pensionati;

● Liberi professionisti e lavoratori autonomi (o chiunque possieda una partita IVA);

● Lavoratori atipici (ad esempio contratti di collaborazione occasionale, collaboratori coordinati e continuativi).

In particolare, per quanto riguarda i prestiti per gli studenti le banche sono solite offrire tassi di interesse molto vantaggiosi. Mentre per tutti gli altri, come i prestiti per i disoccupati o per le casalinghe, le percentuali applicate dipenderanno invece dalle garanzie offerte e dal reddito disponibile.

Ad ogni modo è bene, prima di sottoscrivere il prestito, controllare se i tassi offerti superano le soglie d’usura calcolate dalla Banca d’Italia. Per farlo, basterà cercare il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), disponibile sulla Gazzetta Ufficiale e sui portali Bankitalia e Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Quali documenti sono necessari per fare richiesta?

Al momento della richiesta di prestito è necessario presentare specifici documenti per permettere alla banca di effettuare le dovute verifiche. Tra questi non devono mancare:

● Un documento d’identità in corso di validità;

● Il codice fiscale;

● Il certificato di residenza italiana o un regolare permesso di soggiorno;

● Un documento di reddito che attesti la corrente situazione patrimoniale;

● Firma del terzo garante;

Atto di proprietà dei beni posti in garanzia alternativa;

● Una polizza sulla vita o sulla casa. Nella maggior parte dei casi, è proprio l’istituto di credito che eroga il prestito a richiedere di sottoscrivere questo tipo di contratto.

Quali sono mediamente i tempi di erogazione?

Come è facilmente immaginabile, i tempi dell’erogazione non sono fissi ma variano in base a diversi fattori:

Avere già un conto corrente. Se ad esempio il richiedente è già cliente della banca che deve erogare il prestito molte delle pratiche saranno svolte più velocemente. È sicuramente un modo per risparmiare del tempo prezioso in quanto molte delle informazioni utili per l’operazione sono già presenti all’interno del sistema dell’istituto;

La cifra richiesta. Ovviamente, per ottenere somme elevate sarà necessario attendere più giorni per permettere alla banca di effettuare un’accurata valutazione dell’operazione. Maggiore è la somma, maggiore è il tempo di attesa;

● Le garanzie offerte. Come già anticipato, dimostrare in partenza di avere una solida base reddituale aiuta le banche a “fidarsi” di più. Migliori saranno le garanzie maggiore sarà la possibilità di ottenere velocemente il prestito.

In generale, possiamo dire che mediamente i tempi si aggirano intorno ai 7-10 giorni lavorativi. Una soluzione più semplice ed elastica sono invece i prestiti online. In questo caso è possibile ottenere il finanziamento anche nell’arco di 24 ore.

Per informazioni:

Prestiti e Finanza.com è un sito specializzato nel settore dei prestiti e della finanza personale. È gestito da Dario Scarano, consulente seo e consulente di Digital Marketing.

E-mail : consulenza@seoeposizionamento.it

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