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Turchia: complotto per uccidere figlia Erdogan, procura indaga

20 febbraio 2015 | 16.56
LETTURA: 2 minuti

La procura di Ankara ha aperto un'inchiesta su un presunto complotto per assassinare la figlia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Sumeyye. La notizia era stata data da giornali filo-governativi che indicavano nel rivale del presidente, Gulen, l'artefice del complotto.

Sumeyye Erdogan
Sumeyye Erdogan

La procura di Ankara ha aperto un'inchiesta su un presunto complotto per assassinare la figlia del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Sumeyye. Lo riporta l'agenzia di stampa Anadolu dopo che oggi la notizia di un complotto contro Sumeyee era apparsa sulle prime pagine dei giornali filo governativi turchi Star, Aksam e Gunes. Secondo i tre organi di informazione, dietro il complotto ci sarebbe il rivale numero uno di Erdogan, l'ex imam Fethullah Gulen, che il presidente accusa di volerlo deporre. Immediata la risposta degli avvocati di Gulen e dell'opposizione turca, che hanno parlato di campagna diffamatoria.

Uno dei legali di Gulen, Nurullay Albayrak, ha quindi parlato di ''calunnia immorale'' e annunciato di aver avviato una causa per diffamazione nei confronti degli editori dei tre giornali.

Nelle ultime settimane la figlia del presidente turco è stata sotto i riflettori per una sua possibile candidatura alle prossime elezioni generali del 14 giugno tra le fila del partito del padre, il partito di Giustizia e Sviluppo Akp. Sumeyye non ha però ancora formalizzato la sua decisione di entrare in politica.

Laureata in Scienze politiche negli Stati Uniti dopo aver frequentato scuole religiose in Turchia, Sumeyye compirà trent'anni quest'anno. Dal 2010 ha iniziato a svolgere attività di consulenza per l'Akp per quanto riguarda i rapporti con la stampa internazionale.

La possibilità di un ingresso di Sumeyye Erdogan nella politica attiva non è mai stata affrontata ufficialmente, ma è noto che negli ultimi anni è aumentato il suo ruolo come consulente del padre, che ha anche accompagnato in molte visite ufficiali. La donna ha poi avuto un ruolo di mediazione con i manifestanti per sedare le proteste contro il governo scaturite da quella contro l'urbanizzazione dei Gezi Park a Istanbul.

Se davvero dovesse candidarsi, gli Erdogan entrerebbero a far parte di una lunga lista di dinastie politiche nel mondo, come ad esempio i Bush o i Clinton negli Stati Uniti e i Papandreu in Grecia. Simile è considerato in Francia il percorso di Marine Le Pen, che ha ereditato dal padre Jean-Marie Le Pen la leadership del Fronte Nazionale.

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