La previdenza integrativa è un'aggiunta alla normale pensione, erogata dalle casse dello Stato. In pratica si intende una forma di risparmio, fiscalmente agevolata, che servirà da integrazione alla pensione obbligatoria. La si può ottenere perché si è scelto di versare del denaro in un fondo. L'obiettivo è mantenere inalterato il proprio tenore di vita anche quando, ormai anziani, ci si ritira dal lavoro.
Pensione anticipata, cos'è e come fare domanda
I destinatari. Lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti e soci di cooperative. In particolare i giovani per cui la pensione obbligatoria, anche per discontinuità nei versamenti, potrebbe essere molto più bassa rispetto al reddito precedente.
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Fondi pensione. Ne esistono di tre tipi: aperti, chiusi e i piani individuali pensionistici (Pip). Quelli aperti sono gestiti da società private, di gestione del risparmio, banche e compagnie assicurative. Si dicono fondi chiusi quelli che si basano su accordi fra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Risultano essere, quindi, legati a una particolare categoria di lavoratori. I piani individuali pensionistici sono, invece, strutturati sulla base di una polizza assicurativa caso vita. In pratica si tratta di una polizza che permette di avere un capitale se, al momento della scadenza, l'assicurato è ancora in vita.
Come funzionano . Nel corso degli anni si versa una certa cifra che, poi, diventerà una piccola pensione aggiuntiva. Le prestazioni si potranno ottenere al raggiungimento del requisiti richiesti dalla previdenza obbligatoria e dopo almeno 5 anni d'iscrizione. Con il fondo pensione, però, in determinate situazioni si potranno anche ottenere anticipi e riscatti.
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In caso di imprevisto. I fondi pensione prevedono la possibilità di ottenere anticipazioni e somme in acconto su quanto maturato. Vediamole:
1) gravi motivi di salute personali, del coniuge o dei figli;
2) acquisto o ristrutturazione della casa per sé o per i figli;
3) disoccupazione, messa in mobilità o cassa integrazione.
L'intera posizione potrà essere riscattata nei casi più gravi come l'essere senza impiego da più di 4 anni e in caso di invalidità permanente che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3. Se il titolare del fondo pensione dovesse morire prima di raggiungere l'età del ritiro dal lavoro, i soldi andranno ai beneficiari o, se non ci sono, agli eredi.
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