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Agricoltura: prima campanella nel Chianti alla Scuola per contadini

15 febbraio 2016 | 17.54
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Agricoltura: prima campanella nel Chianti alla Scuola per contadini

Prima campanella, stamani, per la 'Scuola di contadini' di San Casciano in val di Pesa (Firenze): un'iniziativa unica in Italia, partita l'anno scorso grazie alla collaborazione dei cinque Comuni del Chianti Fiorentino e dell'agenzia formativa Chiantiform, giunta alla seconda edizione.

"Questo corso di due anni - ha commentato l'assessore alla Formazione della Regione Toscana, Cristina Grieco, presente stamani - è una grande opportunità. Offre infatti un'alternativa scolastica e professionale a chi alla scuola superiore non ha sfondato e non è riuscito a completare gli studi. Aiuta inoltre a formare i contadini del futuro, in una regione come la Toscana dove l'agricoltura e i suoi prodotti sono ancora molto importanti. E lo fa creando una rete sul territorio che vede insieme la scuola, i Comuni, da San Casciano a Greve, da Tavarnelle a Bagno a Ripoli e Barberino Val d'Elsa, le agenzie di formazione ma anche le imprese".

L'iniziativa del Chianti si rivolge ai ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 18 anni, che hanno lasciato la scuola, non sono inseriti in altri percorsi formativi e neppure sono occupati. E' gratuita e ci sono tra i 15 e i 18 posti per ogni anno. Nel 2015 gli allievi sono stati 16, 15 ragazzi e una ragazza. Di questi in 14 frequentano il secondo anno.

I corsi teorici si svolgono presso la scuola media di San Casciano Val di Pesa, la parte pratica nelle vigne e negli oliveti dell'azienda agricola dell'Università di Firenze a Montepaldi, oltre a stage nelle aziende della zona. I ragazzi imparano a potare gli olivi e la vite, colture principe della Toscana, ma non solo. La scuola è finanziata dalla Regione, con 130 mila euro, grazie ai fondi messi a disposizione dal ministero del Lavoro e politiche sociali nell'ambito del progetto 'Garanzia Giovani' e 'Giovani sì'. L'iscrizione naturalmente è gratuita e ci si può rivolgere al centro per l'impiego della propria zona.

"Coniugare studio e lavoro rappresenta un elemento fondamentale per recuperare la cultura del lavoro - ha sottolineato nel corso della visita l'assessore - e l'alternanza scuola-lavoro, che è una parte importante della nuova scuola, offre la possibilità di far viaggiare su uno stesso binario e in modo integrato e parallelo testa e mani".

L'assessore ha donato ai ragazzi un quaderno per gli appunti dove trovano spazio e sono stati trascritti i principi fondamentali della Costituzione, invitando poi gli studenti a non fermarsi dopo il raggiungimento della qualifica ma ad allargare lo sguardo verso la possibilità di mettersi in proprio, magari con l'aiuto della Regione. Il settore agricolo, infatti, è in fase di espansione e i dati e le domande di finanziamento per l'imprenditorialità agricola giovanile sulle risorse messe a bando dalla Regione sono la conferma del grande interesse e della riscoperta di questo mondo.

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