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Primarie boom

04 marzo 2019 | 00.36
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(Fotogramma)
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Un risultato anche inatteso e oltre le più aspettative più ottimistiche. Se anche in maniera tattica alla vigilia l'asticella era stata fissata al milione di partecipanti, in pochi al Nazareno avrebbero scommesso sul fatto che l'affluenza alle primarie avrebbe facilmente superato il milione e mezzo di partecipanti per insidiare quell'1,8 del 2017. In nottata, il presidente della commissione congresso Gianni Dal Moro ha confermato che l'afflenza ha superato di certo il milione e 700mila votanti. Per il Pd reduce dalla batosta delle elezioni del 4 marzo non è poco. Il Comitato Zingaretti si era sbilanciato già in serata: "Abbiamo superato il dato dell'affluenza alle primarie del 2017, siamo oltre il milione e ottocentomila elettori". In percentuale, il neo segretario viaggia tra il 65 e il 70%. La soglia del 50%, quella che avrebbe rimandato l'elezione all'Assemblea del 17 marzo, in pratica non è mai stata in discussione. Già dopo le prime 30mila schede, Zingaretti si è subito attestato sopra il 60%. Secondo i dati reali relativi al 10% dei votanti, diffusi nella notte dal Nazareno, Nicola Zingaretti si attesta al 63%, Maurizio Martina al 24,5%, Roberto Giachetti al 12,5%.

Per avere un riferimento, nelle ultime due primarie Matteo Renzi era diventato segretario con poco meno del 70% nel 2017 e con quasi il 68% nel 2013. Per avere il dato definitivo bisognerà attendere domani nel pomeriggio, ma Zingaretti potrebbe non essere molto lontano da quei numeri. Con la suspense ridotta all'osso, i due contendenti si sono subito complimentati con Zingaretti per la vittoria. Prima Giachetti e subito dopo Martina. "Zingaretti è il nostro segretario, da oggi lavoriamo fianco a fianco con lui ad una nuova stagione - ha detto Martina - Il Pd è in buone mani, si apre una stagione di impegno per tutti noi". Giachetti, da parte sua, ha sottolineato: "Siamo nel Pd, faremo battaglia di minoranza". Tra i primi a complimentarsi c'è stato anche Matteo Renzi: "Quella di Nicola Zingaretti è una vittoria bella e netta. Adesso basta col fuoco amico: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo. Al segretario Zingaretti un grande in bocca al lupo. A Maurizio, Bobo e a tutti i volontari grazie. Viva la democrazia", ha scritto Renzi su Twitter.

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