Poche file nel centro di Napoli. L'appello di Saviano: "Non andate a votare". Cozzolino: "Lo smentiremo con nostre scelte". Quattromila i volontari impegnati nella macchina organizzativa. Per garantire la correttezza ai seggi il Pd nazionale ha inviato propri osservatori
Poche file ai seggi delle primarie del Centrosinistra in Campania. Alle 12 avevano votato circa 40mila elettori. Tre i candidati in corsa: l'europarlamentare Pd Andrea Cozzolino , l'ex sindaco di Salerno ed esponente del Partito democratico Vincenzo De Luca e il capogruppo del Psi alla Camera, Marco Di Lello. Sono 606 i seggi sparsi in tutto il territorio regionale (a Napoli 187, a Salerno 163, a Caserta 100, ad Avellino 83, a Benevento 73) dove si può votare fino alle 21 di questa sera. Poi lo spoglio. Per garantire la correttezza ai seggi il Pd nazionale ha inviato propri osservatori. Circa 4mila i volontari impegnati nell'organizzazione delle primarie.
Tra i tre candidati questa mattina il primo a votare è stato Andrea Cozzolino, alle 10.30 al seggio di via Bonito, quartiere Vomero; alle 11 ha votato Marco Di Lello, nel seggio allestito all'interno della sede napoletana del Psi in via Guglielmo Sanfelice; infine Vincenzo De Luca, alle 11.30 in via del Carmine nella sua Salerno.
Poche le file nel centro di Napoli, qualche votante in più nei quartieri periferici. Il voto "si sta svolgendo in maniera tranquilla, al momento non abbiamo riscontrato alcuna particolare anomalia", assicura il segretario regionale del Pd Campania Assunta Tartaglione che ha votato alle 11 nel seggio di San Giovanni a Carbonara. Il segretario ha ribadito l'appello ai segretari dei circoli e ai presidenti dei seggi "affinché vigilino e facciano applicare rigorosamente le regole. Ci auguriamo - ha ggiunto - che tanta gente vada a votare per dare maggiore forza a questa giornata che ci auguriamo sia di grande partecipazione democratica. La destra stia alla larga".
Anche per Cozzolino "l'afflusso mi pare sia regolare, ho segnali in questo senso da tutti i seggi della regione, nonostante fosse possibile che ci fosse un po' di confusione tra gli elettori a causa dei rinvii. Questa sera i cittadini avranno scelto il candidato del centrosinistra e del Pd alla regione Campania: sarà una grande giornata di democrazia, siamo fiduciosi".
Di Lello ringrazia "i militanti e i volontari che stanno consentendo questa grande festa democratica" nonostante "in questi giorni l'opinione pubblica abbia disegnato uno scenario di guerra". Sull'affluenza spiega che "sicuramente il pasticcio organizzativo dei giorni scorsi non ha aiutato e favorito la partecipazione. Nonostante ciò resto ottimista, supereremo ampiamente i 100mila votanti e non è poco di questi tempi".
L'appello di Saviano - . "Alle primarie Pd in Campania non andate a votare. Questo il mio consiglio", scrive lo scrittore Roberto Saviano sulla sua pagina Facebook. "I candidati sono espressione della politica del passato - prosegue - Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio. Pacchetti di voti sono pronti ad andare a uno o all'altro candidato in cambio di assessorati. In più saranno determinanti gli accordi con Cosentino". Le primarie Pd, aggiunge, "avrebbero dovuto essere strumento di apertura e partecipazione, ma così non è stato (vedi il caso Liguria). Sino a quando non esisteranno leggi in grado di governarle, saranno solo scorciatoie per gruppi di potere. Non legittimiamole, non andate a votare".
Un appello, quello di Saviano, che Cozzolino spera "di poter smentire con le scelte che faremo nel governo della Regione, con i programmi che attueremo e con gli uomini che sceglieremo". Lo scrittore, aggiunge, "è una risorsa importante per la Campania".
A sua volta, sempre in merito alle parole di Saviano, Di Lello dice: "Rispetto ai rischi di infiltrazioni la guardia deve essere alta, ma l'alternativa non può essere sospendere la democrazia a Napoli, in Campania e nel Mezzogiorno perché c'è la mafia, altrimenti va sospeso anche in Lombardia, che ormai è la regione con il maggior numero di 'ndrine". Poi sottolinea: "Non sopporto i pregiudizi e in questi giorni l'opinione pubblica ha disegnato uno scenario di guerra per queste primarie, invece militanti e volontari stanno consentendo una festa democratica".
Intanto, Guglielmo Vaccaro twitta: "Ufficio anagrafe aperto di domenica per fare certificati. Anche questo sono le#primarie. Reato?". Con il tweet la foto di un duplicato di una tessera elettorale che sarebbe stata rilasciata oggi a Salerno. Il deputato campano del Pd, che nei giorni scorsi, in disaccordo con la scelta dei vertici di tenere le primarie per le regionali in Campania, si è autosospeso dal Partito democratico, all'Adnkronos spiega: "Non credo sia prevista l'apertura del servizio anagrafe in una giornata festiva come attività di supporto alle primarie". Vaccaro si dice convinto che "ci sarà un'affluenza mediamente bassa, con dei picchi anomali, la maggioranza delle persone si asterrà dal votare. L'appello di Saviano riprende molte delle cose che io e Paolucci abbiamo segnalato nei giorni passati, aggiungo inutilmente perché si è deciso andare avanti comunque. Ma quando uno degli opinionisti sulla Campania più famosi del mondo richiama due candidati adusi alla politica peggiore definendo entrambi improponibili, alla fine si prenderà atto che sarebbe stato meglio evitare di farle. Penso che la ricostruzione del Pd inizierà dopo le elezioni regionali".
Il deputato Pd Simone Valiante invia una lettera a Matteo Renzi, al vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, al segretario regionale del Pd Campania Assunta Tartaglione, al segretario provinciale del Pd di Salerno Nicola Landolfi e "per conoscenza" al segretario nazionale dell'Udc Lorenzo Cesa, in cui scrive di aver avuto notizie "della presenza e di un iperattivismo telefonico del vicesindaco del Comune di Vallo della Lucania, Marcello Ametrano dell'Udc, vicino alle posizioni del segretario provinciale Cobellis, nelle vicinanze del seggio a sostegno del candidato alle primarie Vincenzo De Luca".
