I risultati della "LEAN TASK FORCE" nata dalla collaborazione tra il ViceSindaco Reggente di Padova, Ivo Rossi, la societa' di consulenza direzionale Considi e il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Universita' di Padova. Rossi: "questa analisi e' una prima fase. Vogliamo applicare il metodo a tutta la struttura comunale." Padova, 27 febbraio 2014 - Il 57,14% degli ufficiali della Polizia Locale di Padova si sente troppo impegnato nella burocrazia a discapito di un presidio in campo della propria squadra. Il 78% riconosce un maggiore bisogno di formazione, percepita come condivisone dell'esperienza e di casi di studio vissuti (50%). La condivisione di soluzioni ed esperienze per il 70% degli intervistati può essere un valido canale di apprendimento e miglioramento del servizio.
Questi sono solo alcuni dei risultati presentati oggi, in Comune di Padova, dello studio pilota "Lean Task Force" che si propone di applicare la filosofia lean alla Pubblica Amministrazione, focalizzandosi in prima fase, sul corpo Ufficiali della Polizia Locale di Padova. Lo studio è stato condotto da Ilaria Bruni partner della società di consulenza Considi, dalla prof. Francesca Gambarotto del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Padova e da Alberto Cammozzo, Consulente per l'integrazione tra sistemi tecnologici e organizzativi, completamente a titolo gratuito.
Il Lean Thinking è una filosofia di pensiero che con opportune metodologie, individua sprechi e alleggerisce i processi di produzione di beni e/o servizi. Tradizionalmente applicata alle aziende, Padova è uno dei primi casi in Italia in cui un Comune ha voluto applicarla alla Polizia Locale.
In un contesto dove incentivi economici e avanzamenti di carriera sono rallentati, la motivazione si può ottenere comunque attraverso la formazione.
Risulta infatti che il valore della formazione è molto percepito, intendendo con formazione, la condivisione di esperienze.
Il riconoscimento da parte colleghi è un’altra leva. Se è impossibile ottenere un riconoscimento istituzionale per mancanza di risorse, è possibile invece che sia il gruppo di lavoro che lo attua.
Un riconoscimento genera motivazione verso il gruppo e può essere una valida possibilità di spinta al miglioramento, del singolo e del gruppo stesso.
La semplificazione di alcune procedure può essere attuata ma anziché attendere dall’alto soluzioni può essere materia di proposizione, in un contesto in cui le risorse vengono motivate e valorizzate.
"Ciò che emerge dallo studio - commenta il ViceSindaco Reggente ROSSI
- è che esistono sicuramente ampi spazi di miglioramento, agendo da un lato sulla formazione, per poter gestire la complessità crescente e dall’altro sull’organizzazione, rivedendo norme e procedure, attraverso proposte al legislatore, per liberare risorse".
"Inoltre – conclude Rossi - questo studio si configura come una prima fase. Vogliamo rendere questo metodo sistematico su tutta la struttura comunale. Il coinvolgimento orizzontale del personale sarà il modello del futuro, la Pubblica Amministrazione non deve essere considerata un peso ma una risorsa per far crescere il reddito del sistema".
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