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Primo fiocco azzurro al nuovo centro fecondazione del Pertini

03 dicembre 2015 | 15.21
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Primo fiocco azzurro al nuovo centro fecondazione del Pertini

Primo fiocco, per la precisione azzurro, all'Unità Operativa di Fisiopatologia della riproduzione e terapia della sterilità dell'ospedale Sandro Pertini di Roma. Il centro, oggi diretto da Rocco Rago, completamente rinnovato e messo in totale sicurezza dopo il caso dello 'scambio' di embrioni, è stato riaperto a febbraio scorso e ha seguito fino a oggi 800 coppie, eseguendo 177 prestazioni di fecondazione assistita di I livello e 244 di II-III livello. Delle 45 gravidanze ottenute grazie alla Pma, dunque, la prima è giunta a termine con successo.

"Siamo felicissimi - racconta all'Adnkronos Salute la mamma del 'primo nato' - ci eravamo rivolti al Pertini, consigliati dal mio ginecologo, anche prima che succedesse l'ormai noto evento e avevamo fatto un tentativo, purtroppo non andato a buon fine. Quando è accaduto lo 'scambio' di embrioni, però, non ci siamo fatti intimorire: era più forte la fiducia e la stima nei confronti dei medici e degli operatori di questa struttura. Non abbiamo avuto dubbi e abbiamo aspettato che il centro riaprisse dopo la chiusura. Non ci importava del tempo che dovevamo attendere: volevamo fossero loro a seguirci nuovamente, sono bravissimi".

Il secondo tentativo, eseguito proprio a febbraio, è andato bene. La neomamma, 41 anni, con problemi di infertilità a causa di alcuni interventi chirurgici avvenuti negli anni passati, è oggi raggiante. "Anche la gravidanza è stata seguita dalla stessa ginecologa che ci ha guidati nel percorso della fecondazione assistita, Cristina Fabiani, e dopo un parto cesareo siamo qui oggi ricoverati per l'ultimo giorno. Penso che domani andremo a casa perché va tutto bene".

In questi mesi il Centro Pma del Pertini "ha ottenuto tassi di gravidanza medi - spiega Rocco Rago - superiori al 40%. Andando a differenziare le gravidanze ottenute in relazione alle fasce di età otteniamo i seguenti dati: 47,3% nelle donne con età ≤ 34 anni (contro il 29,5 della media nazionale, dati Iss); 34% nelle donne con età compresa tra 35 e 39 anni (contro 22,4%); 27% nelle donne con età compresa tra 40 e i 42 anni (contro il 12,8% nazionale) e 12% nelle 'over 43', dato particolarmente alto e che si confronta con un 5,5% nazionale. In generale il tasso di gravidanze ottenute a seguito di tecniche di procreazione di II livello effettuate in donne tra 30 e 43 anni è pari al 29,3%, laddove la media nazionale è del 25,9%".

Un successo ottenuto "grazie a un nuovo modello di assistenza basato sulla personalizzazione non solo della terapia, ma anche del rapporto medico-paziente. Devo ringraziare i miei collaboratori per la loro altissima professionalità e umanità: la coppia infertile è un soggetto molto fragile per il vissuto che la accompagna e quello che cerca, prima del risultato, è sentirsi a proprio agio come a casa, circondata da persone che sono attente al particolare e che condividono sia la gioia che il fallimento".

"Oggi possiamo dire 'missione compiuta' - commenta anche il direttore generale della Asl Roma B (che presto passerà alla Asl Roma G), Vitaliano De Salazar - Ero arrivato in questa azienda pochi giorni dopo lo spiacevole fatto, che non abbiamo di certo dimenticato e non doveva accadere. Ma abbiamo ripristinato il servizio e fatto ripartire la struttura nella migliore eccellenza. C'è oggi un sistema di accesso con individuazione immediata delle persone, con cartellino informatico, più codice colore e un laboratorio dove c'è un 'intreccio' fra nome e provetta. Se non c'è corrispondenza, c'è lo stop automatico. Adesso il centro Pma del Pertini è un centro riconosciuto e un'eccellenza del Lazio".

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