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Imprese: primo stabilimento per confetture green, Vis passa a Gnl

28 giugno 2016 | 11.17
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Giorgio Visini
Giorgio Visini

Protezione dell'ambiente, prodotti ancora più naturali e vantaggi economici. E' quello che intende combinare una scelta produttiva green come quella che ha fatto la Vis, azienda della Valtellina che ha abbandonato l'alimentazione energetica con olio combustibile a favore del Gas Naturale Liquefatto (Gnl), fonte energetica che garantisce una maggior sostenibilità ambientale e costi energetici più contenuti. L'inaugurazione della nuova centrale termica si terrà mercoledì 29 alle ore 10 presso lo Stabilimento Conserviero a Lovero (So).

L’adozione di questo nuovo combustibile permetterà a Vis un aumento del suo livello di sostenibilità ambientale, grazie alle ridotte emissioni di CO2 e di NOx (ossido di azoto) del Gln rispetto al Btz (olio combustile a basso tenore di zolfo) e alla totale assenza di anidride solforosa. Il Gnl fornito da Liquigas (società leader in Italia nella distribuzione di Gpl e Gnl per uso domestico e industriale) verrà impiegato da Vis nei processi di sanificazione, pastorizzazione e cottura della frutta, garantendo un risparmio stimato di oltre il 10% sul costo dell’energia sostenuto dall’azienda.

"L'idea di cambiare centrale termica c'era già da qualche anno -dice a Labitalia Giorgio Visini, amministratore delegato di Vis- e in un'area non metanizzata come quella dove si trova il nostro stabilimento, abbiamo dovuto valutare altre opzioni: tutti i tipi di biomasse ad esempio o addirittura proseguire con Btz. Alla fine però ha prevalso il Gnl per la sua gestione semplice, per i costi accettabili di investimento, e per la sua componente ecologica, perchè ci garantisce emissioni zero".

Attualmente, infatti, il Gnl si configura tra i combustibile industriali più puliti. "La filiera Gnl (Gas Naturale liquefatto) -spiega a Labitalia Simone Cascioli, ingegnere e HSE manager di Liquigas- ha avuto uno sviluppo recente, negli ultimi due anni, anche in termini normativi". E' del maggio 2015, infatti, una circolare del ministero dell'Interno che detta le regole per il corretto uso del Gnl sia per quanto riguarda il fine energetico sia per quanto riguarda l'autotrazione.

Ma quali sono i vantaggi che riscontra un'industria nel passare al Gnl? "Intanto la possibilità che il gas liquido può essere trasportato ovunque su gomma e che in poco spazio si possa stoccare una grande quantità di energia. Infatti -ricorsa Cascioli- 1 litro di Gnl evaporato attraverso le apposite apparecchiature, diventa 600 litri di metano".

Inoltre, "l'impatto ambientale è ridotto in quanto le emissioni di CO2 e di NOx sono nettamente inferiori rispetto agli altri combustibili e non rilascia anidride solforosa (SO2) o particolati". Addirittura, sostiene Cascioli "è un combustile anche più pulito del Gpl". Per questo è particolarmente "apprezzato dai produttori food&beverage e da chi, proprio come nel caso della Vis, ha uno stabilimento posto in un contesto particolarmente bello e naturale".

E per cambiare sistema energetico e passare al gas liquido, ricorda Cascioli basta "rendere disponibile una piccola parte del terreno aziendale e installare un serbatoio criogenico, che per le sue particolari proprietà si 'autoraffredda' e non consuma alcuna energia". "Poi c'è qualche piccolo investimento da fare e bisogna ovviamente sostituire le caldaie".

L'uso del Gnl è però ancora poco diffuso tra le aziende. "Liquigas -spiega Cascioli- che è leader del mercato Gnl anche in Italia prevede di installare, entro la fine dell'anno, nelle aziende, 16 impianti a Gnl ad altrettanti clienti. Numeri ben diversi dai 345.000 clienti del Gpl".

Un fenomeno dovuto anche e soprattutto alla scarsa disponibilità del prodotto. "L'Italia non dispone neanche di un terminale marittimo per il rifornimento delle autobotti. Oggi Liquigas acquista il Gnl a Barcellona e a Fos sur Mer (Marsiglia) e altri hub in Nord Europa, e poi lo trasporta ai suoi clienti", conclude Cascioli.

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