I dati di Cult Wines confermano un aumento delle vendite grazie alla revoca delle misure pandemiche. In rialzo anche Stati Uniti, Borgogna e Bordeaux
Cresce in Cina la domanda di fine wines. A riferirlo il magazine The Drinks Business che parla di un incremento trimestrale pari a 2,6 milioni di sterline, il totale relativo a tre mesi più alto da prima della pandemia. Un rimbalzo dovuto alla revoca delle misure Covid. I dati hanno inoltre mostrato come l'aumento della domanda non è stato limitato a una sola regione. La rinascita della Cina si è aggiunta al trend positivo delle economie occidentali, invertendo il calo dello 0,52% subito da gennaio, con un aumento dello 0,77%.
Anche gli Stati Uniti segnano un rialzo dell'1,48%, sulla scia di dati economici migliori del previsto come l'inflazione e il suo aumento, insieme alla convinzione che la Federal Reserve americana possa continuare ad aumentare i tassi di interesse più a lungo del previsto. Anche la Borgogna è aumentata dello 0,99% sulla scia dei collezionisti che hanno ricevuto scorte inferiori nella campagna En Primeur Vintage 2021. Bordeaux ha visto un aumento dello 0,45% sulla scia delle annate 2019 e 2020. In controtendenza lo champagne che ha visto diminuire la domanda (in calo dello 0,71%).
I vini che hanno ottenuto risultati particolarmente positivi includono il vigneto Napa's Stag's Leap FAY 2008, che è cresciuto del 47,8%, Domaine Denis Mortet, Gevrey-Chambertin Premier Cru, Lavaut Saint-Jacques 2011 (+56,5%) e Perrot-Minot, Chambertin-Clos de Beze Grand Cru, Vieilles Vignes 2007 (+39,5%). Il top performer della Spagna è stato Artadi Pagos Viejos, in aumento del 34,2%, mentre l'annata precedente del Clos Fourtet di Bordeaux, Premier Grand Cru Classe B, Saint-Emilion, in particolare le annate 2007 e 2013. Nella Top Ten anche due vini del Rodano, M. Chapoutier, Cote Rotie, La Mordoree 2006 (+64,4%) e Clos des Papes, Chateauneuf-du-Pape, Blanc 2019 (+59,7%).
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