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L'allarme del Garante: "Tanti 'grandi fratelli' governano il web"

06 giugno 2017 | 12.54
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Photo: Frank May - picture alliance / Frank May
Photo: Frank May - picture alliance / Frank May

Tutelare la persona "esposta a forme di monitoraggio più o meno occulto" in un mondo caratterizzato dai "tanti grandi fratelli che governano la rete". E' il messaggio che il presidente Antonello Soro invia nella giornata caratterizzata dalla presentazione della Relazione annuale per il 2016 del Garante per la protezione dei dati personali.

"La concentrazione in capo a pochi soggetti privati di un rilveantissimo potere non solo economico ha determinato un mutamento sostanziale dei rapporti tra in individuo e stato, tra pubblico e privato, cambiando la geografia del potere", afferma, accendendo i riflettori su "queste forme di monitoraggio, più o meno occulto, del comportamento" di ciascuno "in rete". "La misura delle nostre libertà è fortemente condizionata dall'operato delle grandi imprese dell'economia digitale", osserva ancora.

"Se ciò che per ciascuno è dato personale e intima essenza di sé diviene per i grandi monopolisti del web dato economico da sfruttare commercialmente, le implicazioni in termini antropologici, ma anche sociali e politici sono eloquenti", dice ancora Soro.

"Internet è diventato il più grande spazio pubblico, la nuova dimensione in cui si svolge una parte rilevante della nostra vita", evidenzia. Il web è una realtà in cui "i nostri limiti possono essere violati". Per questo, diventa sempre più cruciale "coniugare tecnologia e umanità, libertà e sicurezza, trasparenza pubblica e rispetto del privato".

LA RELAZIONE - Cybersicurezza, lotta al terrorismo, social media, big data: sono alcuni dei campi in cui più forte è stata l'attività svolta dall'autorità Garante per la Privacy, come si rileva nella Relazione annuale presentata al Parlamento e illustrata nella sala della Regina di palazzo Montecitorio. Fra gli altri temi di intervento, figurano il cyberbullismo, l'uso delle nuove tecnologie nel mondo del lavoro, la trasparenza nella pubblica amministrazione online, il fisco, il telemarketing, le intercettazioni, la tutela dei minori, i diritti dei consumatori, la sanità, il diritto all'oblio.

La relazione dell'Autorithy - composta da Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici, Licia Califano - oltre a tracciare un bilancio dell'attività svolta nel 2016, indica anche le prospettive di azione verso le quali l’Autorità intende muoversi, "anche in vista dell’applicazione del nuovo Regolamento Ue a partire dal maggio 2018, con l’obiettivo di assicurare una sempre più efficace protezione dei dati personali innanzitutto on line e rispondere alle sfide poste dai nuovi modelli di crescita economica e alle esigenze di tutela sempre più avvertite dalle persone".

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