E' atteso per domani il verdetto del processo a carico dell'ex presidente egiziano Hosni Mubarak, accusato di "complicità" in relazione all'uccisione di centinaia di manifestanti nel 2011 durante la rivoluzione che lo ha costretto alle dimissioni. Nella repressione delle proteste sono rimaste uccise circa 850 persone. Il processo vede imputati anche due figli dell'ex rais, Gamal e Alaa, l'ex ministro dell'Interno Habib El-Adly e sei suoi consiglieri.
Mubarak, 86 anni, si è dimesso l'11 febbraio del 2011 dopo 30 anni al potere e 18 giorni di violente proteste. Nel 2012 l'ex rais è stato condannato all'ergastolo per "complicità" nell'uccisione dei manifestanti durante la rivoluzione, ma il verdetto è stato poi annullato. Il nuovo processo è iniziato nell'aprile dello scorso anno.
"Non avrei mai ordinato l'uccisione di manifestanti dopo aver trascorso la mia vita a difendere questo Paese e il suo popolo", ha detto lo scorso agosto Mubarak difendendosi davanti ai giudici. Mubarak e i due figli Alaa e Gamal sono in carcere dove scontano una condanna a sette anni per appropriazione indebita di fondi pubblici.
