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Industria in ripresa

08 marzo 2019 | 10.35
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Istat: "A gennaio +1,7% su mese, -0,8 su anno"

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A gennaio 2019 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell’1,7% rispetto a dicembre. Nella media del trimestre novembre-gennaio, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’1,8% rispetto ai tre mesi precedenti. Lo rileva l'Istat. L’indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali diffusi a tutti i comparti; aumenta in misura marcata l’energia (+6,4%) e, con una dinamica meno accentuata, crescono anche i beni di consumo (+2,4%), i beni intermedi (+1,0%) e i beni strumentali (+0,3%).

Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2019 l’indice è diminuito in termini tendenziali dello 0,8% (i giorni lavorativi sono stati 22, come a gennaio 2018). Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a gennaio 2019 un accentuato aumento tendenziale per l’energia (+11,7%); diminuiscono invece i beni intermedi (-3,3%), i beni di consumo (-2,7%) e, in misura più contenuta i beni strumentali (-1,7%), prosegue l'Istat.

I settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive più rilevanti sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+14,8%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+4,4%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+2,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-10,5%), nella metallurgia e prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-8,8%) e nell’attività estrattive (-4,6%), conclude l'Istat.

A gennaio 2019 l'Istituto di statistica stima inoltre una dinamica congiunturale stazionaria dell'indice dei prezzi alla produzione dell'industria, mentre, su base annua, registra una crescita del 3,4%. Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell'industria rimangono invariati su dicembre e aumentano del 4,4% su base annua. Al netto del comparto energetico la dinamica congiunturale è positiva (+0,2%) mentre si riduce in misura ampia l'incremento tendenziale (+0,9%). Sul mercato estero la variazione congiunturale è lievemente negativa (-0,3%), sintesi di andamenti simili per entrambe le aree (-0,3% area euro, -0,2% area non euro). Su base annua si registra un aumento dello 0,7% (+0,6% per l'area euro, +0,8% per l'area non euro).

Nel trimestre novembre 2018-gennaio 2019 si stima un incremento dei prezzi alla produzione nell'industria dello 0,1% sul trimestre precedente. La dinamica congiunturale dei prezzi è positiva sul mercato interno (+0.2%) e negativa su quello estero (-0.3%). I settori manifatturieri che si caratterizzano per il più ampio aumento tendenziale sul mercato interno sono la fabbricazione di prodotti farmaceutici e l'industria tessile (rispettivamente +2,0% e +1,9%); in calo i prodotti petroliferi raffinati (-2,9%). Sul mercato estero area euro la variazione positiva più intensa (+2,8%) si registra per l'industria chimica e per le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature; il settore dei mezzi di trasporto mostra la flessione maggiore (-1,7%). Per l'area non euro la crescita tendenziale più rilevante si registra per i prodotti chimici (+4,1%) mentre il decremento più marcato si rileva per i prodotti petroliferi raffinati (-5,3%), conclude l'Istat.

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