Si apre oggi a Fiuggi il Congresso nazionale dei consulenti del lavoro, per poi dare spazio nei prossimi giorni al Festival del lavoro, e la presidente del Consiglio nazionale Marina Calderone spiega: “Negli ultimi cinquant’anni -dice- la professione di consulente del lavoro ha avuto un’evoluzione costante divenendo protagonista del mondo del lavoro. Dalla certificazione dei contratti di lavoro all’Asse.Co., il ruolo che abbiamo assunto a fianco delle Istituzioni e delle imprese ci ha permesso di diventare un punto di riferimento del sistema Paese. Ad oggi, gestiamo 1.250.000 imprese con circa 7 milioni di rapporti di lavoro”.
“Il Festival del lavoro -aggiunge Calderone- è ormai un appuntamento costante dove politici, professionisti, imprenditori, mondo accademico e parti sociali si confrontano per giungere a proposte concrete che rilancino l’ economia e la situazione occupazionale italiana”. I consulenti del lavoro conoscono bene le realtà aziendali italiane. “Le pmi stanno diventando un punto di riferimento importante soprattutto per i settori legati all’ innovazione e all’ esportazione -spiega la presidente del Cno-, verso i quali ci sono grandi aspettative di sviluppo. Ma per promuovere e sostenere lo sviluppo occupazionale atteso nel Paese, è necessario anche conoscere i fabbisogni in termini di servizi professionali delle imprese e organizzare un’ adeguata offerta formativa che le rende più competitive”.
“Dalle aziende, da noi assistite, abbiamo rilevato quali siano i fattori principali su cui puntare per rendere l’ intero sistema più competitivo: costi concorrenziali, qualità dei prodotti/servizi offerti, investimenti nella formazione delle risorse umane e qualità delle risorse presenti in azienda. Dobbiamo per questo puntare alla qualità e alla specializzazione anche attraverso la valorizzazione delle risorse umane impiegate nelle nostre imprese”.
