La capsula dell'Esa sarà ora sottoposta a tutte le analisi tecniche. E' ammarata a ovest delle Galapagos e recuperata dalla nave appoggio Nos Aires. Italia con Asi in prima linea nella realizzazione della capsula
E' pronto a rientrare in Europa IXV, il mini shuttle europeo testato ieri con successo in una missione lampo di poco più di 100 minuti. La capsula Intermediate eXperimental Vehicle, dopo il rientro al Terra, è stata recuperata nell'Oceano Pacifico, appena ad ovest delle Isole Galapagos, e issata a bordo della nave appoggio italiana Nos Aires. La navicella è "in buone condizioni e sta per rientrare in Europa dove verrà sottoposta a tutte le verifiche tecniche" ha annunciato oggi l'Agenzia Spaziale Europea. Durante la fase di rientro, è stato testato anche lo scudo termico che servirà, nei futuri viaggi, a proteggere la navetta, i carichi utili e gli astronauti dalle altissime temperature che raggiungono anche i 1.700° C che si impattano al rientro dall'orbita bassa, un'orbita compresa fra i 160 ed i 2.000 chilometri sopra la Terra.
Grande più o meno come una utilitaria, con una lunghezza pari a cinque metri e un'altezza di 1,5 metri e larga 2,2 metri, il mini shuttle europeo IXV è stato lanciato ieri con un razzo Vega alle 14,40 dalla base spaziale europea di Kourou, nella Guiana francese. La missione di questo piccolo veivolo spaziale, segna un passo cruciale nella strada per l'autonomia europea dell'accesso allo spazio. Costato circa 150 milioni di euro, IXV è stato finanziato da un consorzio di 10 stati europei guidati dall'Italia con l'Agenzia Spaziale Italiana che ha contribuito per il 40%.
