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Prostata a rischio sotto l'ombrellone, 6 regole per proteggerla in vacanza

13 luglio 2020 | 08.49
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Prostata a rischio sotto l'ombrellone, 6 regole per proteggerla in vacanza

L'afa e il gran caldo aumentano l'espositizioni a infezioni e infiammazioni, con il rischio di disidratazione, stasi urinaria, calcolosi e coliche renali. Un vero calvario che può mettere a rischio la prostata. Ma un maggiore pericolo di prostatiti si verifica anche per la tipica propensione estiva a esagerare con lo sport, con l’attività sessuale e anche con gli alcolici. "E poi ci sono i circa 4,5 milioni di italiani che già soffrono di ipertrofia prostatica benigna (con percentuali che crescono dall’8% dei 40-50enni fino al 50% per gli over 60): per loro questi mesi caldi diventano ancora più delicati". Alla vigilia delle prime ‘grandi partenze’ per le vacanze, a fare il punto è Walter Artibani, segretario generale della Società italiana di urologia (Siu) che propone 6 regole per proteggere la prostata quando si è in vacanza.

Prostata a parte, ci sono altri aspetti della salute dell’apparato uro-genitale maschile da curare in estate? "Anzitutto i reni, che vengono più esposti al rischio di calcolosi e coliche a causa della disidratazione: le urine si concentrano e in chi è predisposto è più facile la formazione di calcoli urinari - risponde Artibani - La frequenza delle coliche renali ha un tipico andamento stagionale con un aumento significativo in estate. Questo è un altro fondamentale motivo per fare attenzione alla quantità di liquidi che si assumono ogni giorno".

Ecco le 6 regole per proteggere la prostata: 1) Se tieni alla prostata, non esagerare con sport, alcol e… sesso. "Nella stagione calda le infiammazioni della prostata tendono ad essere più probabili rispetto al resto dell’anno. Se non si beve a sufficienza, l’organismo non riesce a compensare la perdita di liquidi e così aumenta la concentrazione delle urine. Con il prevedibile risultato di avere una stasi urinaria, habitat ideale per le infezioni batteriche", spiega Artibani.

2) Dimmi di che colore la fai, ti dirò se bevi a sufficienza Il segreto, dunque, è bere molta acqua. Sì, ma quanta? "Il messaggio prevalente è la quantità di riferimento è di due litri al giorno. Ma in realtà molto dipende dal tipo di attività fisica che si svolge e quali temperature: in estate è facile una sudorazione intensa, con conseguente marcata perdita di liquidi. In realtà c’è un modo molto semplice per regolarsi: guardare il colore delle proprie urine - osserva Artibani - Se infatti sono gialle o di un arancione intenso, è segno che sono troppo concentrate e bisogna quindi bere di più. Se giallo paglierino o tendenti al bianco, invece, nessun problema: vuol dire che stiamo assumendo la giusta dose di liquidi".

3) Andare in bici si può, a patto che… "Non è affatto vero che chi è colpito da questo ingrossamento della prostata, con conseguenti difficoltà anche notevoli a urinare, non possa andare in bicicletta. Non c’è alcuna controindicazione, si può pedalare tranquillamente. Diverso invece il discorso per coloro che soffrono di prostatite: in caso di infiammazione e infezione, infatti, la bicicletta è sicuramente off limits”, sottolinea Artibani;

4) Prostata ingrossata, cali di pressione assicurati Chi segue una terapia per l’ipertrofia prostatica benigna, ed è contemporaneamente in cura per l’ipertensione, in estate è opportuno che osservi una piccola precauzione. "Gli alfabloccanti, i principali principi attivi usati per la cura dell’ingrossamento della prostata, rilassano la muscolatura liscia delle vie urinarie e provocano nello stesso tempo una relativa vasodilatazione che può portare a un abbassamento della pressione soprattutto in occasione dei cambiamenti di posizione (ad esempio da disteso in piedi)", spiega Artibani.

5) Se hai a cuore la vescica, occhio agli sbalzi di temperatura. Il 50% degli uomini che hanno un ingrossamento della prostata ha problemi di incompleto svuotamento della vescica, con getto cadente e prolungato e aumento della frequenza delle minzioni notte e giorno. In estate, una parte di coloro che soffrono di ingrossamento della prostata deve prestare un’attenzione particolare agli sbalzi di temperatura. "Sono quelli che hanno una forma ostruttiva di ipertrofia prostatica - ricorda l'esperto - Per loro è molto importante evitare una situazione che nei mesi estivi si verifica invece di frequente: dopo aver pranzato abbondantemente e bevuto alcolici all’aperto, passare bruscamente in un ambiente in cui la temperatura è molto bassa per l’aria condizionata. In questo caso, la già presente ostruzione parziale allo svuotamento della vescica può diventare più grave e trasformarsi in una ritenzione acuta d’urina con la necessità di inserire un catetere”.

6) Reni, testicoli, uretra: gli altri punti deboli in estate Prostata a parte, ci sono altri aspetti della salute dell’apparato uro-genitale maschile da curare in estate. "Anzitutto i reni, che vengono più esposti al rischio di calcolosi e coliche a causa della disidratazione: le urine si concentrano e in chi è predisposto è più facile la formazione di calcoli urinari. La frequenza delle coliche renali ha un tipico andamento stagionale con un aumento significativo in estate. Questo è un altro fondamentale motivo per fare attenzione alla quantità di liquidi che si assumono ogni giorno”, aggiunge Artibani.

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