Roma, 7 mag. (Adnkronos Salute) - Sempre più formazione e attenzione alle nuove tecniche di intervento per il trattamento del trauma psicologico nel corpo militare sanitario. I corsi di formazione alla terapia Emdr (Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) "sono stati avviati infatti già dal 2003" per psicologi e 'psichiatri in divisa' e "saranno ulteriormente incrementati nel prossimo futuro", ha spiegato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, intervenuto oggi a Roma alla presentazione di uno studio, basato sul trattamento del trauma a San Giuliano di Puglia nel Molise a 10 anni dal terremoto, realizzato dall'Associazione Emdr Italia, dal Cnr e dall'università di Tor Vergata.
"Il problema del trauma - ha spiegato Rossi - non può essere trascurato dalla Difesa. E' importante che i medici militari siano formati con le tecniche più efficaci, come l'Emdr, anche se gli uomini delle forze armate sono preparati ad affrontare le situazioni difficili e sono inseriti in una catena di comando che non li lascia soli. Inoltre nei teatri operativi sono attivi team psicologici di contatto, che danno supporto immediato quando serve". Un sistema che, secondo il sottosegretario, li rende anche meno vulnerabili rispetto agli altri in situazioni drammatiche.
Da circa 10 anni "collaboriamo con la dottoressa Isabel Fernandez, presidente dell'associazione Emdr Italia. In una prima fase sono stati realizzati dei corsi sulla tecnica psicoterapica nata negli Usa, per psicologi e psichiatri militari. Successivamente siamo passati alla fase di applicazione. E ora, con il Comitato tecnico scientifico che si occupa dei disturbi della sfera psichiatrica, abbiamo deciso di incrementare la formazione". In questi anni sono stati circa una decina i professionisti formati, un numero limitato ma non troppo, considerando che l'insieme del corpo medico militare è formato da un migliaio di professionisti.
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