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Pubblica amministrazione, Draghi: "Ancora più centrale con pandemia"

10 marzo 2021 | 13.16
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Il premier: "Se non funziona, società più fragile e ingiusta". Firmato il 'Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale'

 - (FOTOGRAMMA)
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La Pubblica amministrazione è centrale per il buon funzionamento della società e lo diventa ancora di più in un periodo di Coronavirus e di pandemia legata alla diffusione del Covid-19. E' quanto affermato dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, dalla Sala Verde di Palazzo Chigi per la cerimonia di firma del 'Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale'. "Il buon funzionamento del settore pubblico è al centro del funzionamento di una buona società, se il primo non funziona la seconda è più fragile e ingiusta. Consideriamo centrale il ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici del pubblico. E se questo è sempre vero, con la pandemia lo è ancora di più. Se pensate al sacrificio di medici, infermieri, insegnanti e forze dell'ordine nel fornire servizi essenziali".

"La pandemia ci ha rivelato la centralità del settore pubblico nel proteggere il nostro modo di vita e la qualità della nostra vita. Inoltre oggi c'è il piano di ripresa e resilienza. Questi due eventi richiedono nuove professionalità e quindi investimenti in formazione. Quindi nuove forme di lavoro, nuove professionalità, che a loro volta chiedono nuovi investimenti e nuove regole. Questo è quello che cominciamo oggi. Il patto di oggi è importante ma è solo un primo passo. Molto, se non quasi tutto, resta da fare" sottolinea il premier.

"Al fronte della centralità" del settore, "se guardiamo la situazione attuale, concludiamo che c'è molto da fare - ribadisce - vi illustro due numeri: l'età media è di 50 e qualcosa, 20 anni fa era di 43 e mezzo. Dal punto di vista demografico, per ragioni che trovano radici anche lontane, c'è stato un progressivo indebolimento della struttura demografica" della PA. "Il secondo aspetto, la formazione: si spendono ben 48 euro a persona - ben lo dico ironicamente - e c'è un solo giorno dedicato".

SMART WORKING - "Se pensate allo sviluppo del lavoro smart working, come si dice in inglese, ci sarà anche una parola in italiano adatta per descriverlo..." aggiunge Draghi, rimarcando la necessità di spingere sulla formazione nella Pa e su nuove professionalità.

SINDACATI - "Nel corso delle consultazioni - continua il presidente del Consiglio - ho avuto modo di esprimervi quanto io tenga a questo confronto e questo dialogo. Oggi è la prima occasione formale, dopo la formazione del governo, di cui vi ringrazio molto".

BRUNETTA - "Con la firma di oggi vogliamo mettere le basi per la costruzione di una nuova Italia, partendo dalle intuizioni di Carlo Azeglio Ciampi per avviare un percorso che investa sulle parti sociali, sull’innovazione" afferma poi il ministro per la Pa, Renato Brunetta, alla firma del Patto assieme al premier Draghi e ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. "È lo spirito di allora che bisogna recuperare e che ricordo personalmente per l’onore che ho avuto di poter dare il mio contributo come consigliere della Presidenza del Consiglio di allora" aggiunge Brunetta. "La firma di oggi assegna alla coesione sociale non una semplice ripetizione retorica, ma un valore fondante di uno Stato che si rinnova, si modernizza sul valore della persona e della partecipazione".

LANDINI - "E' il momento della responsabilità per tutti, di risolvere i problemi; quando parliamo di Pa parliamo anche di diritto alla salute e alla conoscenza come elementi importantissimi. Questo vuol dire far crescere il Paese e dare un messaggio di speranza e di fiducia. E' il momento del fare" dice il leader della Cgil Maurizio Landini alla firma del Patto a Palazzo Chigi. "La coesione sociale e la democrazia si rafforzano - aggiunge - se le persone possono attraverso la loro intelligenza e il lavoro vivere dignitosamente, una prospettiva che dobbiamo dare ai giovani, alle donne e al Mezzogiorno". "C'è la piena condivisione e il pieno sostegno della Cgil".

SBARRA - "Dall'intesa emergono due grandi temi di metodo perché entriamo in una fase nuova che esalta il ruolo delle relazioni sociali e sposta il baricentro del diritto amministrativo alla contrattazione collettiva e affida l'ammodernamento della Pa a una impostazione non calata dall'alto ma realmente condivisa" dice il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "Un traguardo strategico tagliato insieme in modo veloce e condiviso, efficace e ringrazio il ministro Brunetta che ci ha creduto e ha negoziato questo patto in maniera intensa con Cgil, Cil e Uil e ringrazio il governo Draghi per averlo permesso".

BOMBARDIERI - "Abbiamo sottoscritto un accordo importante che risponde alle nostre esigenze che unitariamente facevamo da tempo. Investire nella Pa e garantire una Pubblica amministrazione efficiente è nell’interesse dei cittadini italiani. Una pubblica amministrazione che garantisce ogni giorno diritti di cittadinanza, diritti di territorialità" afferma il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. "Abbiamo apprezzato la scelta del Presidente Draghi e del ministro Brunetta nel metodo, nelle scelte che identificano la coesione sociale come un obiettivo da raggiungere e da mantenere".

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