Il segretario regionale rispolvera idea tandem ma pone paletto la candidatura dell'ex ministro: "Io ci sto se questo serve a unire, a patto che Adriana resti in campo". I 'ricostruttori' vedono trappola: "Siamo stati i primi a lanciare un tandem, ma è stato interpretato come una provocazione''.
Nuova puntata dello scontro interno a Fi per le regionali in Puglia. Oggetto del contendere stavolta l'idea di un ticket Poli Bortone-Schittulli, come extrema ratio per evitare uno strappo che ormai sembra vicino e ricomporre un centrodestra diviso in due tronconi: i 'fittiani' insieme a Ncd e Fdi con Francesco Schittulli e i 'lealisti' di Luigi Vitali con Adriana Poli Bortone, sostenuta dalla Lega Nord. Vitale apre all'ipotesi del tandem prima di recarsi a palazzo Grazioli per un faccia a faccia con Silvio Berlusconi, ma pone come paletto la candidatura dell'ex sindaco di Lecce: ''Io sono d'accordo se questo serve a unire, a patto che Adriana resti in campo. Se non ci avesse cacciato, a quest'ora saremmo ancora con Schittulli".
Poi Vitali avverte: "Sento e leggo definire la coalizione a sostegno di Schittulli di centrodestra: credo sia opportuno ricordare che l'unica coalizione che possa definirsi di centrodestra è quella che comprende nel suo perimetro politico Fi e Lega". Pronta la replica dei 'ricostruttori' che rivendicano di essere stati i primi a proporre un tandem dopo aver consultato Fdi e Ap, ma con Schittulli in campo: ''Domenica scorsa, Fitto ha lanciato un ticket con la Poli Bortone e Schittulli candidato presidente del centrodestra per ritrovare l'unità, ma la proposta è stata interpretata come una provocazione''.
Ora ''Vitali rispolvera il tandem, a patto però che Poli Bortone sia lei la candidata, cambiando del tutto le carte in tavola, ma di che parliamo? E' un'ipotesi che non sta nè in cielo, nè in terra'', avvertono i fedelissimi di Fitto. Si fa sentire anche il segretario regionale del Movimento Politico Schittulli, Vito Mascolo, con una nota: "Fi non è stata cacciata da Schittulli, che ha tentato di tenere unita la coalizione, ponendo delle condizioni a cui Fitto ha detto sì mentre Vitali ha detto no''. Un ''progetto'', quello di unire, ''sposato fin dal primo giorno anche dalla Poli Bortone, prima ancora che dal suo partito, Fratelli d'Italia".
