Si allarga allo sport la tensione politica tra il Qatar e alcuni paesi arabi che accusano il governo di Doha di condurre una politica estera ostile nei loro confronti, fornendo sostegno a quei Fratelli Musulmani sospettati di voler rovesciare alcuni governi della regione. Nelle ultime ore l'Egitto ha annunciato il ritiro della sua squadra dai mondiali di nuoto in vasca corta in programma in Qatar dal 3 al 7 dicembre.
L'Egitto, dove i Fratelli Musulmani sono al bando in quanto "organizzazione terroristica", non ha reso note ufficialmente le motivazioni dietro la decisione di non presentarsi ai campionati. La Fina, organo direttivo del nuoto mondiale, si è limitata a esprimere "rammarico" per il provvedimento adottato dalla Federazione Egiziana Nuoto.
La decisione presa al Cairo, tuttavia, non è un fulmine a ciel sereno. Nei giorni scorsi altri due paesi arabi, Bahrain ed Emirati, avevano annunciato il ritiro delle loro nazionali dai mondiali di pallamano in programma, sempre nell'emirato del Golfo, a gennaio del prossimo anno. Anche in questo caso le motivazioni sono politiche ed evidenziano una frattura netta all'interno del Consiglio di Cooperazione del Golfo, di cui fanno parte Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati.
Frattura che era emersa lo scorso marzo, quando i governi di Abu Dhabi, Manama e Riad hanno richiamato i loro ambasciatori in Qatar per protestare contro il sostegno di Doha ai movimenti islamisti.
Le monarchie del Golfo ormai non fanno più nulla per nascondere la tensione nei loro rapporti. L'ultima riunione dei ministri degli Esteri del Ccg, in programma a Doha il 10 novembre, è stata rinviata di almeno 10 giorni dopo intense consultazioni tra gli Stati membri. Secondo il quotidiano kuwaitiano al-Nahar, che cita fonti diplomatiche anonime, alcuni paesi del Consiglio hanno chiesto di posticipare l'incontro a quando verrà trovato un accordo sulle questioni in sospeso.
''Questo tempo sarà usato per approfondire le consultazioni tra i membri del Ccg. Il Kuwait in particolare sta compiendo sforzi straordinari per colmare il vuoto e avvicinare visioni e opinioni'', hanno spiegato le fonti. Uno degli ordini del giorno della riunione di lunedì era proprio il ritorno degli ambasciatori di Arabia Saudita, Emirati e Bahrain in Qatar.
