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Terremoto: macerie nei quadri, iniziativa beneficenza di un artista austriaco

23 agosto 2017 | 16.40
LETTURA: 3 minuti

I lavori di Heribert Wagner realizzati con materiali raccolti tra Amatrice e Accumoli

(Un'opera di Heribert Wagner)
(Un'opera di Heribert Wagner)

Pezzi di legno, una camicia, giocattoli, sabbia e pietre. Sono alcuni dei materiali raccolti tra le macerie del terremoto del Centro Italia dall'artista Heribert Wagner, utilizzati per le opere riunite in una mostra itinerante dedicata ai temi della distruzione del sisma e dei soccorsi. Le opere, realizzate con un mix di fotografia, pittura acrilica e collage, sono in vendita e il 75% dei ricavi andrà in beneficenza ad associazioni delle zone terremotate.

In uno dei quadri compare una pagina di un calendario, con appunti scritti fino alla data del 24 agosto 2016, assieme a un pezzo di catrame, a una spada giocattolo e una busta di una manifestazione locale. Tra i materiali utilizzati anche dei documenti del Comune di Amatrice con un permesso per costruire un piccolo capannone, e una bambola. Wagner, classe '52, austriaco ma di stanza a L'Aia, lo scorso luglio ha potuto visitare i luoghi del terremoto. Ciò che ha visto lo ha colpito profondamente, ed ha sentito la necessità di lavorare su questo tema, per elaborare lo sgomento che aveva provato e per far sì che non ci si dimentichi di quei luoghi. Su autorizzazione del sindaco Sergio Pirozzi, è potuto entrare nella zona rossa di Amatrice accompagnato da un vigile del fuoco, e raccogliere i materiali.

L'artista si è recato anche a Illica, frazione del Comune di Accumoli: "Avevo visto un documentario su questo piccolissimo centro sulla Bbc, in cui si diceva che era stato completamente distrutto, tranne che per una fattoria - racconta all'Adnkronos l'artista - Da lì ho deciso di dar vita a questo progetto. A Illica una residente che ha perso la casa mi ha regalato un pezzo di legno che apparteneva alla sedia di sua madre".

"Ho deciso di utilizzare i materiali raccolti nelle opere d'arte e portarli così nei cuori e nelle menti dei visitatori. La realtà di tutta questa distruzione - spiega l'artista - può essere sentita solo vedendone i risultati reali, e così rivivere i sentimenti legati a quello che è successo".

La mostra è stata già ospitata da diversi paesi della Provincia di Rieti, tra cui Montasola, Casperia, Toffia e Casaprota. In quest'ultimo piccolo centro della Sabina Wagner, musicista oltre che pittore, è stato ospite per il mese di luglio nella residenza artistica "Palazzo del Gatto" dell'associazione Sabinarti.

"Il giorno dopo la visita ai luoghi del terremoto - racconta infine Wagner - a Casaprota ho cominciato subito a lavorare. La memoria mi evocava un'immagine con due pavimenti compressi e un tetto in cima, sotto il cielo azzurro di Amatrice. Ho tagliato la tela e montato un pezzo di una vera camicia, strappata e ancora con i bottoni. La sabbia e le pietre sui dipinti contribuiscono all'esperienza della realtà".

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