Pur riconoscendo che Saviano non avrebbe dovuto accusare il vicepresidente del Consiglio di essere "il ministro della malavita", Gianluigi Paragone ha stigmatizzato come "poco elegante" l'invio della querela su carta intestata del Ministero e puntualizzato che la facoltà di togliere la scorta allo scrittore non è un atto discrezionale che possa compiere lo stesso Salvini. Lo ha fatto intervenendo a 'Levanto incontra', la rassegna di dibattiti culturali, organizzata dal Comune della cittadina ligure e condotta da Giovanni Terzi.
Il senatore grillino, chiamato ad esprimersi sulla lunga 'querelle' tra Matteo Salvini e Roberto Saviano, sfociata in una querela del Ministro dell'Interno allo scrittore, ha criticato il comportamento del leader leghista.