La Onlus italiana Qui Foundation è stata inserita dalla Commissione europea tra le best practices nell’ambito della prevenzione e riduzione dello spreco di cibo in Europa. Qui Foundation, che con il progetto Pasto Buono ha permesso di recuperare e ridistribuire 800mila pasti nelle città d’Italia in cui è attivo, di cui 300mila solo nell’ultimo anno, sarà segnalata come esempio per nuovi partner europei che vogliano condividere il proprio modus operandi e allearsi per raggiungere un obiettivo comune: lo spreco zero.
“Per Qui Foundation - commenta Gregorio Fogliani, presidente di Qui Foundation - si tratta di un riconoscimento per l’impegno quotidiano dei volontari che collaborano al progetto Pasto Buono e per ristoranti, bar e gastronomie che ogni giorno donano il cibo invenduto a fini caritativi. Le realtà italiane stanno diventando esempi virtuosi per tutta l’Europa, e l’Italia, anche grazie alla legge contro gli sprechi approvata lo scorso agosto, sta diventando un paese simbolo della lotta contro gli sperperi”.
"Il riconoscimento della Commissione europea è un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione del progetto Pasto Buono di Qui Foundation, nato dall’idea del presidente di Qui! Group, Gregorio Fogliani, e già inserita nel 2015 dalla Fao nel progetto globale Save Food e scelta a dicembre come partner di una delle più produttive associazioni che lottano per la riduzione degli sprechi alimentari, City Harvest London", spiega una nota di Qui Foundation.
Il suo principale progetto di Qui Foundation è Pasto Buono, che si occupa del recupero del cibo sano invenduto dal settore della ristorazione. E' attivo a Genova, Milano, Mantova, Roma, Civitavecchia, Firenze, Cagliari e Napoli.
Al progetto collaborano bar, ristoranti, tavole calde, gastronomie e anche grandi gruppi come Cremonini e Tirrenia, che donano l'invenduto dei loro ristoranti. Tra gli enti che collaborano alla realizzazione di Pasto Buono nelle città: Caritas, City Angels, Csv, Comunità di Sant’Egidio.