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Quirinale, Conte: "Riccardi no a prime 'chiame', non vogliamo bruciarlo"

23 gennaio 2022 | 20.34
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"Ragionevolmente riteniamo che la cosa migliore domani sia votare scheda bianca"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Abbiamo parlato della candidatura di Riccardi, è una proposta che ho fatto ai leader di Pd e Leu. Non ha colori politici. Non può essere una candidatura di bandiera, è una personalità che ha onorato l'Italia. È una figura che possiamo offrire al dialogo con le altre forze politiche". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, nella riunione con i grandi elettori M5S in vista del voto per il Quirinale.

"Nel comunicato che abbiamo diffuso oggi con Pd e Leu abbiamo detto che proporremo un tavolo con tutti i gruppi parlamentari. Riteniamo quindi non opportuno nelle primissime votazioni lanciare il nome di Andrea Riccardi. Proprio perché invitiamo altre forze ad un confronto, non è utile 'bruciare' subito la candidatura di Riccardi. Ragionevolmente domani, avendo anche vagliato nelle prossime ore le posizioni assunte dalle altre forze, riteniamo di dover votare scheda bianca, così che il confronto con le altre forze politiche possa proseguire".

"Il nome di Riccardi, che potrebbe avere una vis attrattiva, lo vorremmo proporre più avanti dopo aver avviato il confronto con le altre forze politiche", sottolinea l'ex premier.

"Quasi un anno fa Mattarella invitò la politica ad un atto di responsabilità: la politica doveva mettere da parte sensibilità di parte per creare un governo di unità nazionale con Draghi come garante di questo equilibrio e di questa azione di governo. Sappiamo quello che ha significato per noi: abbiamo deciso di non voltare le spalle ai cittadini che erano in comprovata sofferenza, abbiamo sacrificato il nostro consenso per creare quel governo. Come un anno fa", quando il Presidente Mattarella affidò l'incarico a Draghi" la "condizione oggi è di una pandemia sanitaria non meno grave", l'emergenza energetica del "caro bollette; un Pnrr per cui partono progetti e bandi di gara", la sfida della "reale messa a terra; ci sono 150 decreti attuativi per la Legge di bilancio", la revisione del "Patto di stabilità. Di fronte a tutto questo, il primo obiettivo di una politica responsabile è garantire la continuità dell'azione dell'esecutivo. Noi non poniamo veti", ma la "premessa del M5S" è che "il governo deve andare avanti".

"Abbiamo la consapevolezza che i numeri tra le forze politiche richiedono un ampio dialogo che superi gli steccati per giungere ad un'ampia maggioranza. Ci auguriamo sia un'opportunità per individuare un candidato di alto profilo largamente condiviso, che garantisca l'unità del Paese" sottolinea il leader M5S.

"A differenza di Pd e Leu, non abbiamo remore a considerare una candidatura che venga dal centrodestra, ma diciamo che non è questo il momento di affidarsi a candidati di bandiera, che rischiano di non rientrare in quel quadro che abbiamo definito" dice Conte.

"Non ci sentiamo di attribuire patenti di legittimità a qualsivoglia forza politica. Ci confrontiamo fermo restando che abbiamo principi e valori che orientano la nostra azione", prosegue, spiegando che "restano fermi i nostri principi e valori, dialogo privilegiato e patto di consultazione con Pd e Leu".

"Si è parlato tanto di kingmaker, i giornali rilanciano questa parola. Io ho detto che non dobbiamo avere, né io né voi, l'ambizione di essere mazziere della partita. Ma di essere l'orientatore per il bene degli italiani di un percorso di responsabilità che porti le forze politiche verso una figura di alto profilo che renda tutti noi orgogliosi, la nostra comunità e tutti gli italiani".

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