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Torino: racket prostituzione, 13 arresti per un giro da 3 mln l'anno

10 febbraio 2015 | 11.59
LETTURA: 3 minuti

Tredici arresti nell'ambito di un'operazione che ha portato alla luce un business da tre milioni di euro. Trenta le ragazze 'gestite' da gli 11 albanesi e i due romeni finiti in manette. Le indagini della Squadra mobile sono partite nell'agosto 2013 dopo due tentati omicidi: ogni sgarbo interno veniva punito con violente ritorsioni

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Un racket della prostituzione gestito da una banda di albanesi e romeni con un giro di affari di circa tre milioni di euro all'anno. Lo hanno scoperto gli uomini della Squadra Mobile di Torino che oggi hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, 13 persone, 11 albanesi e due romeni, accusati a vario titolo di associazione a delinquere, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Altri sei sono ancora ricercati.

La banda gestiva una trentina di ragazze, per lo più romene e albanesi. Le indagini, coordinate dai pm Paolo Toso e Livia Locci, sono partite nell'agosto 2013 dopo i tentati omicidi di due romeni. Per quegli episodi la polizia aveva arrestato due albanesi. Le indagini hanno poi portato a scoprire un'organizzazione che gestiva la prostituzione in diversi quartieri della città, soprattutto a San Salvario e Pozzostrada.

Da quanto accertato la banda pianificava in dettaglio la dislocazione delle ragazze sul territorio e "affittavano" anche porzioni di marciapiede a singoli sfruttatori.

Una ventina le perquisizioni eseguite dai poliziotti, con la collaborazione delle unità cinofile, questa mattina.

Sequestrato anche un 'libro mastro' in cui erano appuntate le somme dovute. La banda agiva in modo particolarmente violento sia verso le prostitute, sia al proprio interno pianificando spedizioni punitive per risolvere degli sgarbi interni.

La polizia è riuscita a sventare due azioni di ritorsione programmate a parenti in Inghilterra e Albania.

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