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Sanità: radiologi a congresso, non siamo 'fabbrica' di esami

27 febbraio 2016 | 17.16
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Sanità: radiologi a congresso, non siamo 'fabbrica' di esami

L'allarme sull'aumento della richiesta di esami e sull'appropriatezza delle prescrizioni scuote anche i medici europei. Il tema sarà infatti al centro di una sessione dedicata ('Clinical decision support') dell'Ecr 2016, il congresso della Società europea di radiologia, in programma a Vienna dal 2 al 6 marzo.

"E' necessario, e questo è un problema sentito anche in Ue, non considerare più le radiologie degli ospedali come una fabbrica di esami ma un servizio clinico che fa diagnosi. Quello dell'aumento degli esami è un problema comune e molti Stati hanno elaborato linee guida in proposito. Ecco perché se ne occuperà anche il congresso Ecr", spiega all'Adnkronos Salute Lorenzo Derchi, Pubblications Committee Chairperson dell'Ecr di Vienna e docente di Radiologia all'Università di Genova.

"Negli Usa qualche anno fa è stato realizzato un software utilizzabile dai medici di base per le prescrizione di visite ed esami che era strutturato per seguire determinate linee guida e impedire quindi, con alcuni paletti, che venissero prescritti esami inutili o doppioni. L'architettura di questo software - ricorda Derchi - sarà al centro della sessione 'Clinical decision support' che si svolgerà all'Ecr. Quello del consumismo radiologico, e non solo, è un problema che deve essere superato, ma per farlo occorre lavorare non solo mettendo dei paletti ma cercando anche di capire che in alcuni casi molto selezionati un esame in più può salvare anche una vita".

"Aiutare con un supporto i medici che prescrivono, a scegliere correttamente la procedura diagnostica per i loro pazienti sulla base della sintomatologia è un punto nodale - afferma Cesare Colosimo, professore ordinario di Radiologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, in partenza per l'Ecr - E' un tema che sentiamo molto sopratutto in un'epoca in cui la necessità di ridurre i costi governa il nostro modo di procedere".

Il congresso dei radiologi europei vedrà a Vienna oltre 12 mila partecipanti ed è uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello mondiale. Tra le sessioni di maggior interesse alcuni appuntamenti come quelli dedicati alla Medicina/Radiologia personalizzata, l'Imaging multi-modale targetizzata, i rischi dei mezzi di contrasto e le nuove macchine ibride, ovvero funzionali e morfologiche insieme. "Ci saranno tre incontri sulla Medicina personalizzata, uno dal titolo 'Radiologia personalizzata mito o realtà?' - sottolinea l'esperto - Questo perché spesso gli esami specialistici sono considerati come procedure standardizzate, appunto la famosa 'fabbrica' di esami, con la produttività che si scontra contro la personalizzazione. Due facce diverse della stessa medaglia con cui dobbiamo fare i conti".

Quando si parla di radiologia uno degli aspetti che vengono spesso citati sono i mezzi di contrasto e la loro evoluzione per essere meno impattanti per la salute del paziente. "Al momento non ci sono grosse novità - afferma Derchi - ma nel programma del congresso sono previste alcune sessioni dedicate all'evento: una sulla sicurezza di queste sostanze nelle risonanze magnetiche e un'altra sull'imaging delle donne in gravidanza e i possibili rischi per il feto".

"C'è una generale tendenza, in un mondo come quello radiologico caratterizzato da apparecchiature super veloci ma anche da dosi importanti di radiazioni - osserva Colosimo - di sviluppare sinergie, modalità e tecnologie che si propongono di ridurre in maniera significativa i rischi per il paziente senza compromettere l'efficienza dell'esame. In questo le aziende, molte italiane, stanno lavorando con i radiologi a supporto della gestione della dose personalizzata erogata, soprattutto per la tomografia computerizzata".

All'Ecr di Vienna si parlerà anche di macchine ibride, dispositivi che combinano due tecnologie permettendo così che all’accurata ricostruzione morfologica degli organi e tessuti si uniscano informazioni sulla funzionalità degli stessi.

"Il prototipo delle tecniche ibride è stata la Pet-Tc - conclude Colosimo - ma lo sviluppo successivo è di coniugare la tecnologia Pet con la risonanza magnetica (Pet-Rm) e ci sono già esempi in alcuni centri. Ovvero unire l'eccezionale risoluzione di contrasto e quindi anatomica della risonanza magnetica con le informazioni metaboliche e funzionali che la Pet può fornire con rapidità e qualità che non hanno eguali".

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