Arresti domiciliari per il 19enne e il 18enne accusati del pestaggio di un 17enne
Il gip di Velletri ha disposto gli arresti domiciliari per il 19enne e il 18enne accusati del pestaggio di un 17enne, avvenuto sabato pomeriggio a Colleferro. Il giudice non ha convalidato il fermo per i due ragazzi, accusati di lesioni gravi in concorso con l’aggravante dei motivi futili e abietti, che ora lasciano il carcere di Rieti.
“Nel corso dell’udienza di convalida entrambi gli indagati hanno in sostanza ammesso gli addebiti ed hanno confermato di essersi cambiati i vestiti dopo i fatti” scrive il gip di Velletri, nell’ordinanza con cui ha disposto i domiciliari. Uno dei due, si legge ancora, "ha dichiarato che già in precedenza, circa un mese fa, vi era stata una discussione con dei ragazzi di Segni, in particolare con un amico del 17enne del quale non si ricordava il nome, per gli ‘sguardi’ a loro rivolti”.
Anche il secondo ragazzo, durante l’interrogatorio, ha “confermato che vi era già stato in precedenza una discussione con gli amici del giovane, pur non ricordando le motivazioni di tale lite". E, scrive ancora il gip, “ha negato di aver intimato alla vittima e ai suoi amici di non venire a Colleferro e da ultimo ha dichiarato di essere profondamente pentito dell’accaduto”.
“Gli indagati - si legge nell'ordinanza del gip di Velletri - non hanno esitato ad aggredire la vittima colpendola con un pugno sul volto e facendola rovinare per terra e facendole sbattere la testa e ed hanno poi infierito colpendola con un calcio in pieno viso mentre era per terra, ponendo in pericolo la sua integrità fisica. Il tutto per banali motivi”.
“Va osservato che gli indagati - si legge ancora - seppure formalmente incensurati, non sono nuovi ad episodi del genere, essendo già stati coinvolti in analoghe vicende, sempre ai danni del 17enne, dei suoi amici e di altri giovani del luogo”.
“Esiste il pericolo, concreto ed attuale – scrive il gip - che gli indagati commettano altri delitti della stessa specie e segnatamente che, ove non sottoposti a misure, possano perseverare nella realizzazione di gravi delitti con violenza alla persona”.