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Ragazzo ucciso alla fermata del bus, indagine vicino a una svolta: tre sospettati senza alibi

10 maggio 2015 | 15.53
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Due legati da forti vincoli di parentela sarebbero fortemente indiziati del delitto di Gianluca Monni. Il terzo, di un paese vicino, della scomparsa di Stefano Masala. Sarebbero imminenti i provvedimenti della procura nuorese

Ragazzo ucciso alla fermata del bus, indagine vicino a una svolta: tre sospettati senza alibi

Ci sono tre giovani sospettati nell'ambito dell'indagine sull'omicidio di Gianluca Monni, il 19enne ucciso ad Orune (Nu) venerdì mattina con tre colpi di fucile sparati da un killer a bordo di un'utilitaria in corsa, e sulla scomparsa di Stefano Masala, 28enne di Nule (Ss) sparito nel nulla la sera prima dell'omicidio di Monni. I due sono ormai finiti in un'unica indagine della Procura di Nuoro e dei carabinieri di Bitti. I tre sospettati non avrebbero un alibi credibile.

Secondo 'radio Barbagia', il fatto che ad Orune si sospettasse che i killer di Monni non fossero compaesani dello studente ucciso avrebbe permesso di aprire un piccolo squarcio sull'impenetrabile velo di omertà. Alcune mezze parole sussurrate in paese, oltre alla rabbia di aver visto cadere sotto i colpi dei pallettoni un giovane compaesano avrebbero messo gli inquirenti sulla pista giusta: la vendetta dopo la lite con dei ragazzi di Nule che avevano molestato delle ragazze orunesi, finita in un grave litigio con la comparsa di un'arma e la fuga dei nulesi da Orune.

Poi il sospetto che Stefano Masala potesse sapere qualcosa: lo avrebbero fatto sparire? O gli avrebbero rubato la macchina, una Opel Corsa grigia, per compiere il delitto? I tre sospettati, due legati da forti vincoli di parentela, sarebbero fortemente indiziati del delitto di Monni, il terzo, di un paese vicino, della scomparsa di Masala. Sarebbero imminenti i provvedimenti della procura nuorese.

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