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Raggi lancia mostra su Canova: ''Evento clou autunno romano''

08 ottobre 2019 | 13.46
LETTURA: 3 minuti

A Palazzo Braschi fino al 15 marzo

Raggi visita la mostra 'Canova. Eterna Bellezza' (foto Adnkronos)
Raggi visita la mostra 'Canova. Eterna Bellezza' (foto Adnkronos)

Dal ‘Genio della morte’ alla ‘Danzatrice con mani sui fianchi’. Oltre 170 opere di Antonio Canova, con importanti prestiti provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Vaticani. "Una mostra evento che rappresenta uno dei più importanti eventi culturali di questo autunno’’, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi, presentando la mostra ‘Canova. Eterna bellezza’, in esposizione dal 9 ottobre fino al 15 marzo a Palazzo Braschi. Raggi ha voluto per prima cosa ringraziare la Sovrintendente capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli che "sta portando avanti un lavoro importante per rilanciare la bellezza di Roma. Le mille sorprese che la città ancora ci mostra - ha detto la sindaca ricordando il recente rinvenimento dagli scavi del foro romano di una testa e un busto - E un processo in continua evoluzione che dobbiamo proteggere, tutelare e valorizzare’’.

Raggi: ''Prestiti da Ermitage e Vaticani, arte e cultura non devono avere confini' - "Ci sono prestiti importanti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Vaticani che dimostrano che l’arte e la cultura non devono avere confini. Esploriamo non solo le opere di Canova ma il fascino che questa città ha avuto su questo artista. Una mostra che racconta un’artista e parla della città. Abbiamo deciso che per entrare si potrà utilizzare la Mic card, una tessera che con 5 euro consente a noi che viviamo a Roma di fruire delle nostre bellezze, perché si tratta di una esposizione molto importante che deve essere vista da tutti’’.

Curata da Giuseppe Pavonello, realizzata in collaborazione con l’Accademia nazionale di San Luca e con Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno, la mostra racconta in 13 sezioni l’arte canoviana e il contesto che lo scultore trovò giungendo a Roma nel 1779. Attraverso ricercate soluzioni illuminotecniche, lungo il percorso espositivo sarà rievocata l’atmosfera a luce di torcia con cui l’artista mostrava le proprie opere agli ospiti, di notte, nell’atelier di via delle Colonnette, a due passi da piazza Augusto Imperatore.

Clarelli: ''Roma e Canova, difficile immaginarli scissi'' - ‘’Roma, a cavallo tra Sette e Ottocento non sarebbe stata la stessa senza Canova. E difficile immaginarli scissi, anche se Canova non è romano’’, ha sottolineato la sovrintendente Clarelli.

All’interno del percorso espositivo, anche 30 fotografie di Mimmo Jodice che ritraggono i marmi di Antonio Canova, attraverso cui il pubblico potrà ammirare le opere dello scultore attraverso le sguardo di uno dei più grandi maestri della fotografia.

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