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Rai, negati al Pd atti su elezione Foa

27 settembre 2018 | 15.34
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(foto AdnKronos)
(foto AdnKronos)

Negato al Pd l'accesso agli atti della votazione di ieri con cui la commissione di Vigilanza sulla Rai ha eletto Marcello Foa alla presidenza di viale Mazzini. A denunciare la decisione del presidente Alberto Barachini sono stati i membri dem della Vigilanza Michele Anzaldi, Francesco Verducci e Salvatore Margiotta, parlando con i giornalisti davanti a San Macuto. "E' incomprensibile e grave che il presidente si sia trincerato dietro non meglio precisate procedure parlamentari per impedire all'opposizione di verificare le schede della votazione provocando così un vero e proprio vulnus tra noi e il presidente", ha detto Margiotta.

LE RAGIONI DI BARACHINI - "La vostra richiesta non può essere accolta". Con queste parole il presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini ha negato l'accesso agli atti della votazione, spiegando in una missiva le ragioni di tale decisione.

Ragioni che in sostanza si fondano sulla "incontrovertibilità" dell'esito della votazione la cui regolarità non è stata contestata da nessuno dei commissari presenti. "Peraltro - osserva in conclusione Barachini rivolto a Faraone - qualora il suo gruppo avesse inteso presenziare al momento della votazione e del successivo scrutinio, l'onorevole Anzaldi avrebbe potuto esercitare la sua funzione di segretario, pur senza partecipare al voto, secondo una prassi di frequente applicazione: sarebbe stato considerato presente ai soli fini del numero legale della seduta. In tal modo, sarebbe stato possibile avanzare, nell'immediatezza, eventuali rilievi e contestazioni".

"In riferimento alla lettera da lei inviata, unitamente agli altri componenti della Commissione appartenenti al Gruppo del Pd", scrive Barachini al capogruppo del Pd in Vigilanza Davide Faraone, nella quale viene richiesto l'accesso alle "schede impiegate nel corso della votazione per il parere espresso dalla Commissione sulla nomina del presidente del Cda Rai", lei "riporta che altri commissari (non ulteriormente specificati) presenti alla votazione le avrebbero riferito che alcuni voti nulli sarebbero stati considerati validi, sebbene non riportassero la dicitura prevista".

"A tale riguardo - continua Barachini - la voglio rassicurare sulla assoluta regolarità delle operazioni di voto che si sono svolte nella seduta di ieri 26 settembre 2018, nel corso della quale non sono state avanzate contestazioni da parte di alcuno dei commissari presenti: lo scrutinio delle schede - al quale ha preso parte il segretario onorevole Capitanio - non ha evidenziato alcuna irregolarità. Tutte le schede computate, rispettivamente come voto favorevole e voto contrario, riportavano inequivocabilmente l'indicazione prevista, ovvero 'favorevole' o 'contrario' (per completezza di informazione non era presente alcuna dicitura 'sì' o 'no')".

"L'esito della votazione - prosegue Barachini - è pertanto pienamente regolare ed incontrovertibile, essendosi registrata (ripeto, senza alcuna contestazione durante la seduta) una situazione che ha visto 27 voti favorevoli, 3 voti contrari, una scheda bianca ed una scheda nulla, con conseguente perfezionamento della condizione di efficacia prevista dal'articolo 49, comma 5, del decreto legislativo n.177 del 2005, e successive modificazioni, per la nomina del presidente del Cda Rai"

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