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Rami d'ulivo e cedri nelle sinagoghe, si chiude la Festa delle Capanne

15 ottobre 2014 | 17.16
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Il Sukkot è una delle più importanti festività della religione ebraica: i fedeli ricordano la permanenza del loro popolo nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dall'Egitto. Quattro le piante nella celebrazione: palma, salice, mirto e cedro.

Ebrei davanti al Muro del Pianto durante il Sukkot (Infophoto) - INFOPHOTO
Ebrei davanti al Muro del Pianto durante il Sukkot (Infophoto) - INFOPHOTO

Si chiude domani il Sukkot, una delle più importanti festività della religione ebraica. Un'avvenimento importante con cui i fedeli ebraici ricordano la permanenza del loro popolo nel deserto dopo la liberazione dalla schiavitù dall'Egitto: quaranta anni in cui abitarono in dimore precarie, accompagnati però, secondo la tradizione, da "nubi di gloria". Sukkot in ebraico significa 'capanne' - da cui anche la denominazione Festa delle Capanne -, quelle appunto dove sono tenuti a vivere gli uomini e le donne di fede ebraica durante gli otto giorni della loro festività d'autunno.

Rami d'ulivo e cedri nella celebrazione. Secondo la tradizione è stato Dio, durante l'esodo del popolo ebraico verso la Terra Promessa, a indicare a Mosè il cedro (Etrog) come una delle quattro piante da usare per la festa durante la quale vengono costruite, all'aperto, capanne con dimensioni specifiche e con particolari materiali: sul tetto, per esempio, va disposto fogliame rado, in modo che ci sia più ombra che luce ma che permetta a chi è dentro di vedere le stelle.

Oltre alla capanna (sukkà), il secondo elemento che caratterizza la festa è il lulàv: un fascio composto da un ramo di palma, due di salice, tre di mirto e da un cedro. Un fascio dal forte significato simbolico: la palma è senza profumo ma il suo frutto è saporito; il salice non ha sapore, né profumo; il mirto ha profumo ma non sapore e, infine, il cedro ha sapore e profumo. Quattro vegetali che simbolicamente rappresentano tutti i tipi di uomo. E il cedro, avendo sapore e odore, rappresenterebbe l'élite del popolo ebraico, l'uomo che opera bene e in coerenza con la Toràh.

Le quattro piante - palma, salice, mirto e cedro - vengono portate nelle sinagoghe durante la processione, che uno dei momenti più importanti della Festa delle Capanne.

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