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Rapina milionaria a Cagliari, segnalazioni generiche erano giunte a forze ordine

22 marzo 2014 | 13.09
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Rapina milionaria a Cagliari, segnalazioni generiche erano giunte a forze ordine

Le forze di polizia di tutta la Sardegna erano a conoscenza dell'ipotesi di una grossa rapina proprio nella giornata di ieri. E' quanto emerge in merito alla rapina milionaria fatta da un commando di stampo militare a due furgoni portavalori della 'Coop Vigilanza Sardegna', che ha fruttato ai banditi circa 6 milioni di euro. Secondo quanto si apprende, le forze dell'ordine avrebbero avuto un'informazione molto generica su una grossa rapina ad un obiettivo che poteva essere una banca o proprio un furgone portavalori nella zona di Cagliari. Un'informazione molto scarna e generica che comunque è stata diramata a tutte le forze di polizia, senza dettagli.

Ieri verso le 13.30 tre furgoni della 'Coop Vigilanza Sardegna' sono usciti dalla sede della Banca d'Italia scortati dalla polizia e alle 15 la conferma: rapina a 40 km da Cagliari. Un commando di una decina di uomini ha bloccato due furgoni che stavano portando 6 milioni di euro alle Poste di Nuoro bloccando la Ss 131 'Carlo Felice'. Una decina di persone tra 'autisti' e 'operatori' materiali, armati fino ai denti, ha bloccato con un camion il primo furgone e chiuso la strada al secondo che lo seguiva.

Pochi minuti, due o tre, per esplodere una decina di colpi di kalashnikov (e non 20 come riportato in un primo momento) e obbligare i 5 vigilantes a scendere dai furgoni, depredarli delle loro 5 pistole e due fucili, tenerli a bada sotto la minaccia delle armi, aprire il primo furgone con una smerigliatrice e scappare a bordo di almeno due mezzi (si parla di un Fiat Doblò bianco e una station wagon) che attendevano poco oltre il blocco della strada. Sembra poi che i soldi non fossero trasportati nelle valigette antirapina.

Da lì, km 38 della Ss 131, zona del famoso 'bivio Villasanta', le possibilità di raggiungere diverse zone della Sardegna sono diverse: almeno tre le diramazioni per il Medio Campidano, la Barbagia e l'Ogliastra o verso Oristano, che sono immediatamente percorribili, senza contare le numerose strade di penetrazione agraria. E' facile raggiungere tutte le zone possibili, tanto che ancora non sono state trovate le auto usate per la fuga.

Una rapina perfetta, studiata nei minimi dettagli e andata a segno senza una sbavatura. Anzi, una forse: i banditi hanno tentato di dar fuoco alle auto usate per cancellare tracce biologiche, senza riuscirci. I carabinieri del Ris hanno lavorato fino a tarda sera sui mezzi, portati via poi con l'aiuto dei vigili del fuoco e di alcuni carri gru.

Diverse le persone sentite, tra i quali i vigilantes rapinati, sotto shock per la brutta avventura, ma non è emerso ancora alcun elemento utile per l'identificazione dei responsabili. Carabinieri e polizia sono impegnati a ricostruire le fasi precedenti la rapina e alla ricerca di una o più talpe. Le indagini condotte dal tenente colonnello Alfredo Saviano e dal capitano Marcello Capodiferro, comandante del Nucleo operativo e della compagnia dei carabinieri di Sanluri, non trascurano nessuna ipotesi, nessuna traccia, seppur la più flebile.

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