La Commissione internazionale d'inchiesta denuncia violenze estreme contro i civili: dita amputate a chi è sorpreso a fumare, medici donna decapitate perché hanno curato degli uomini.
I jihadisti dello Stato Islamico stanno commettendo crimini di guerra e imponendo la "legge del terrore" nelle zone della Siria cadute sotto il loro controllo. E' quanto denuncia un rapporto delle Nazioni Unite, realizzato attraverso oltre 300 interviste a testimoni delle atrocità commesse dall'Is. Contro i civili, si legge nel documento, viene usata "estrema violenza". Tra gli esempi, vengono citati quelli di alcuni uomini sorpresi a fumare a cui sono state amputate le dita, o il caso di una dentista donna decapitata in piazza per avere operato un paziente maschio.
Il documento, intitolato "La legge del terrore: vivere sotto lo Stato islamico in Siria, è stato realizzato dalla Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sulla Siria ed è il primo rapporto nel quale l'Onu esamina attentamente le tattiche del gruppo guidato dal califfo Abu Bakr al-Baghdadi.