Zanetti: "Quello fiscale non è uno dei capitoli su cui il governo sta dando il meglio".
"Quello fiscale non è uno dei capitoli su cui il governo sta dando il meglio. Va detto, perché è oggettivo. E' da settembre che lancio allarmi sulla inevitabilità di proroghe. Era chiaro dall'estate che il governo non avrebbe mantenuto i tempi di marcia previsti. Ora lavoriamo duro, perché se continuiamo così la proroga non basterà". Così, un'intervista a 'La Repubblica', il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti.
"La forza di Matteo Renzi è di avere acceso la speranza nei giovani. Certo adesso iniziamo a vedere anche qualche timido segnale, come il prodotto interno che si muove, e questo si riflette nell'atteggiamento delle persone. Ma se pensiamo ai numeri della disoccupazione giovanile che sono terrificanti e alla reazione dei giovani non possiamo non constatare che nonostante tutto si fidano di Renzi. E del suo modo di convincerli che 'tutto andrà bene', che 'ce la faremo'. L'energia dell'ottimismo, insomma 'Una forza potente'". Così, in un'intervista a 'La Stampa', il sociologo Franco Ferrarotti.
"Personalmente penso che useranno questi sei mesi per mettere a punto un piano economico più dettagliato e quindi ottenere un altro contratto di quattro anni a condizioni più vantaggiose. La madre di tutte le battaglie è diminuire il peso del debito: se riescono a ottenere quello e a poter utilizzare più avanzo primario per investimenti, allora la strategia di Tsipras potrebbe rivelarsi vincente. In caso contrario, temo potrà fare ben poco". Così, in un'intervista a 'Avvenire', l'economista Lalella Chrisantopoulos riferendosi al governo greco.
"Qualsiasi politica sociale è inutile se non c'è lavoro sicuro e di buona qualità. Chi preferisce fare derby ideologici sull'articolo 18 o sui licenziamenti collettivi o su altri singoli aspetti del Jobs act sta giocando una partita pericolosa sulla pelle dei più deboli". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Filippo Taddei, responsabile economico del Pd.
"Un intervento armato in Libia innescherebbe un effetto Somalia alle porte di casa nostra, mandando in fumo miliardi di euro di commesse e anni di lavoro per le imprese italiane presenti nel Paese". Così, in un'intervista a 'Avvenire', Gian Franco Damiano, presidente della Camera di commercio italo-libica.