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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

17 maggio 2017 | 10.07
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Al centro dei giornali in edicola la situazione americana e i dati sul Pil.

Con 'Avvenire', Anna Giunta, docente di Politica economica all’Università Roma Tre, commenta i dati sul Pil: "E' il nono trimestre consecutivo che si chiude con il segno 'più' davanti al dato del Pil. Certo, non è una crescita robusta, ma almeno è costante. Ed è una buona notizia, anche perché nella valutazione complessiva sullo stato di salute dell’economia di uno Stato bisogna considerare le condizioni in cui si trovava già prima del 2008. E l’Italia stenta da diversi decenni, sia per una produttività carente sia per la pesantezza del suo debito pubblico".

Il 'Corriere della sera' intervista l'ex premier Romano Prodi: "Non posso non constatare che sempre più spesso ricchi si nasce e non si diventa. E penso che l’aumento delle ingiustizie sociali porti alla rottura delle nostre società. Se tentare un rimedio per ricomporre la società è una soluzione di sinistra, allora il libro è di sinistra. Ma a me sembra semplicemente il tentativo di fabbricare un paracadute. In tutta Europa il nuovo populismo si alimenta di queste differenze".

In un'intervista al 'Corriere della sera', Francis Fukuyama, politologo statunitense, afferma: "Vivo da sette anni qui, nel cuore della Silicon Valley, e mi rendo sempre più conto che i manager che la guidano non hanno il senso della realtà complessa e contraddittoria del mondo che è fuori dalla bolla di questa valle. Magari sono bene intenzionati, ma ugualmente pericolosi nel perseguimento delle loro utopie perché hanno molto potere economico e di convinzione. Hanno creato monopoli giganteschi che condizionano tutti noi. Bisogna intervenire finché siamo in tempo".

In un intervento sul 'Sole 24 ore', Roberto Garofoli, presidente di Sezione del Consiglio di Stato e capo di Gabinetto del Mef, scrive: "Il dibattito sull’euro non può prescindere dalle altre condizioni che rendono una Unione monetaria sostenibile nel lungo tempo. Tra queste figura certamente l’omogeneità delle regole di gestione del settore creditizio. L’Unione bancaria è stata varata con l’accordo politico raggiunto alla fine del 2013, nella generale soddisfazione ma anche con qualche riserva. Da allora l’Unione bancaria ha fatto progressi ma è lungi dall’essere completa".

Interviene sul 'Sole 24 ore' anche Maurizio del Conte, presidente dell'Anpal: "Politiche attive per i professionisti. Anche questa è una delle novità introdotte dallo statuto del lavoro autonomo. I centri per l'impiego e gli organismi autorizzati alle attività di intermediazione dovranno offrire sportelli dedicati ai professionisti dando avvio, nei fatti, a una nuova dimensione del mercato del lavoro". E conclude: "In tal modo il legislatore sollecita il protagonismo dell'intera comunità di riferimento della complessa galassia dei professionisti, affinché raccolga una sfida nuova e cruciale per la valorizzazione del lavoro autonomo e la sua definitiva affermazione come fattore di crescita e accompagnamento della trasformazione in senso moderno del tessuto economico del nostro Paese. Anche dalla consistenza e qualità della risposta a questa sfida dipenderà l'affermazione di una dimensione identitaria del vasto insieme del lavoro autonomo".

'Repubblica' intervista Giulio Giorello, filosofo della Scienza e docente della Statale di Milano, sull'ipotesi di inserire il numero chiuso nell'ateneo: "Penso che sia una buona soluzione quella di un numero programmato che tenga conto, anno per anno, delle esigenze sociali e delle possibilità effettive di trovare un posto nella società ai giovani laureati. Questa potrebbe essere una strada ragionevole da percorrere, un espediente da tentare".

In un'intervista al 'Sole 24 ore', Filippo Tortoriello, presidente di Unindustria, sottolinea: "Il potenziale della regione è molto elevato, il pil regionale cresce leggermente di più della media nazionale. L’innovazione è certamente il principale motore di sviluppo. E Unindustria è impegnata attivamente". E aggiunge: "Innovazione a tutto campo e ricerca sono fondamentali, insieme alla formazione adeguata delle risorse umane. È importante anche avere relazioni industriali adeguate, rafforzando la contrattazione in azienda. Vanno messi insieme una serie di elementi, per potenziare i nostri punti di forza, concentrati in alcuni settori che stanno trainando la ripresa: automotive, farmaceutico, Ict, aerospazio e ceramica. Anche le costruzioni stanno dando qualche segnale positivo".

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