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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

25 marzo 2015 | 10.10
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La crisi economica al centro dei giornali in edicola.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Il nesso fra regole decisionali ed esiti delle politiche è molto stretto. Se c'interessano i posti di lavoro e la crescita, dobbiamo rassegnarci a 'perder tempo' con la Costituzione, le procedure decisionali, gli assetti amministrativi. Anche sotto questo profilo (e in parte proprio a causa di questo) siamo ben lontani dagli standard europei e dobbiamo recuperare terreno. Perdendo tempo oggi, sì, ma riguadagnandolo domani, insieme a una maggiore effettività del governo". Così Maurizio Ferrera, professore ordinario di Scienza Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali dell'Università degli studi di Milano, in un intervento sul 'Corriere della Sera'.

"Come ha ricordato ieri il Financial Times, in Europa -continua Ferrera- la disoccupazione resterà a due cifre nei prossimi anni, a dispetto del Quantitative easing. Più che una «botta di vita», alle nostre politiche del lavoro serve una scossa organizzativa che imprima un minimo di vitalità. Al servizio dei troppi giovani senza prospettive di inserimento, senza reddito autonomo, senza speranze".

Con Susanna Camusso "non c'è mai stato dissenso sulle ragioni della manifestazione di sabato prossimo", piuttosto «sulla proposta di coalizione sociale ». Dunque il segretario della Fiom, Maurizio Landini, non è sorpreso dell'annuncio del leader della Cgil che parteciperà al corteo di sabato dopo le polemiche sul carattere più o meno politico dell' iniziativa. A Repubblica tv Landini parla anche della vicenda Pirelli: "E' una svendita, l'Italia sta cedendo industrie strategiche a produttori stranieri".

"Con la Cgil e, successivamente, anche con la Uil -continua Landini- stiamo conducendo una battaglia contro il jobs act fin da quest' autunno".

Peter Praet, capo economista della Bce, nella prima intervista, al 'Sole 24 ore', di un membro del comitato esecutivo della banca dopo l'avvio del Qe, spiega che l'azione dell'istituto di Francoforte offre all'Italia "un'opportunità" per le riforme.

Secondo l' economista, "la riforma del mercato del lavoro è positiva, ma solo se sarà il punto di partenza di un'agenda di riforme ambiziose".

Inoltre, "l'economia reale può beneficiare delle condizioni del credito più favorevoli create dal Qe".

"Nessuna sanatoria per i dirigenti decaduti". Così Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica e sottosegretario all'Economia, intervistato da 'Il Sole 24 ore', dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi 1.200 funzionari delle Agenzie fiscali che svolgevano incarichi dirigenziali senza aver superato un concorso pubblico.

No, dunque, a una norma-ponte su cui lo stesso Governo prende tempo rinviando il Cdm previsto per oggi. Mentre per il sindacato dei dirigenti Pa (Dirpubblica) la sanatoria potrebbe arrivare con il Ddl anticorruzione.

Per Zanetti "basta applicare il modello delle competenze in tema di posizioni organizzative e incarichi di responsabilità, figure istituite dal contratto collettivo nazionale di lavoro. E non parlo delle cosiddette posizioni organizzative speciali: quelle sono un altro discorso che, anzi, utilizzato in modo disinvolto, diverrebbe solo un altro modo per aggirare la sentenza".

Un fatturato in crescita del 6% a 204 milioni di euro, vendite sui mercati esteri in aumento fino al 20% del totale: i conti 2014 di Nerogiardini danno ragione alle scelte del patron Enrico Bracalente che ha chiuso i due esercizi precedenti in calo per la scelta di ridurre i rischi di insoluti. "Abbiamo scelto di rinunciare ai clienti che non ci avrebbero pagati", racconta a 'Libero' Bracalente, il re delle calzature made in Italy, sede a Monte San Pietrangeli, nel cuore del distretto fermano-maceratese.

"Una scelta dolorosa -spiega- ma che ha pagato anche se il 6% di crescita annuo ci va stretto. Eravamo abituati a numeri a due cifre. Nel 2012 e 2013 abbiamo perso circa 40 milioni di fatturato perché abbiamo ristrutturato la rete commerciale, tagliando dei clienti non più solvibili. E questo ha comportato una perdita di fatturato immediata".

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