cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 20:05
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

27 maggio 2014 | 10.02
LETTURA: 6 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 27 mag. (Labitalia) - Al centro dei giornali in edicola, sempre l'esito delle elezioni.

Spazio alle donne elette al Parlamento europeo. A 'Repubblica' Simona Bonafè, capolista del Pd nel Centro, che ha fatto il pieno di preferenze, dice: "Nessuna di noi è stata eletta per diritto divino. Ci siamo confrontate, abbiamo fatto campagna elettorale, abbiamo riscosso fiducia. Gli elettori hanno premiato il ricambio di classe dirigente". In un'altra intervista, all''Unità', immagina l'Europa futura come "un posto pieno di speranza, con la voglia di futuro, in cui il lavoro non sia più un miraggio e i 27 milioni di disoccupati di oggi un triste ricordo; una Ue che non si impegni solo a salvare le banche, ma anche le famiglie colpite dalla crisi, un'Europa insomma che metta al centro le persone e non i numeri".

'Avvenire' intervista Silvia Costa, riconfermata a Strasburgo con 72mila voti: "Si può agire direttamente su temi specifici - assicura - come la conciliazione lavoro-famiglia, ma anche con la cosiddetta soft law, con documenti e risoluzioni, si può condizionare in positivo o negativo la legislazione interna".

Tra gli esponenti del governo, parla con 'Repubblica', sul fronte Ncd, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "Adesso che siamo tutti più forti, sia noi che il Pd, di una legittimazione popolare, punteremo su tre battaglie: ampliamento del bonus Irpef tenendo conto del numero dei figli, rivoluzione nella burocrazia con il passaggio dalle autorizzazioni ex ante ai controlli ex post, introduzione delle preferenze nell'Italicum".

Da parte sua, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, dice al 'Corriere della sera': "Il Nuovo centrodestra nasceva dall'idea che alla rabbia si potesse contrapporre la speranza e i cittadini si sono aggrappati disperatamente a questa speranza e promessa di cambiamento. In questo però il catalizzatore è stato Matteo Renzi, che ha preso anche i voti di un pezzo di quei moderati che venivano rappresentati dal centrodestra. Poi è scattata l'idea del voto utile e il timore di una esplosione di Grillo ha convinto tanti a restare sul premier".

Il 'Messaggero' intervista l'ex premier ed ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, che esprime la sua soddisfazione: "L'Italia era da tutti indicata come l'anello più debole del contesto europeo. E così non è stato. Mi sembra un fatto di grande importanza politica! Anzi, il risultato forse più importante di tutto il contesto europeo. Penso inoltre che, nonostante lo scontato progresso dei partiti populisti, in molti paesi si possa costruire una politica di solidarietà europea più forte rispetto al passato. Naturalmente questo apre il discorso sulla possibilità realistica di un'iniziativa italiana".

Deluso, invece, il drammaturgo e attore Dario Fo, che a 'Repubblica' avverte: "Il Pd ha regalato miliardi di euro alle banche. Il mondo del lavoro penalizzato ancora una volta. Insomma: ci piacciono i venditori. E proviamo questo grandissimo piacere nell'essere truffati".

Sul fronte delle elezioni regionali, parla il neo-eletto governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino: "Dobbiamo creare lavoro - afferma in un'intervista a 'Repubblica' - superando vecchi schemi. Si deve tendere a un'unica forma contrattuale che fornisca tutele gradualmente più forti ai dipendenti mano a mano che passano i mesi. E' una soluzione che renderebbe più flessibile il mercato del lavoro e potrebbe far aumentare le assunzioni. Certamente nel Nord, ma non solo".

E in un'altra intervista, alla 'Stampa', Chiamparino ribadisce: "La priorità è il lavoro. Da questo punto di vista, vogliamo avere un ruolo attivo e partecipare alla discussione e alla definizione di una politica nazionale del lavoro all'interno della riforma del Titolo V della costituzione".

Tra i commenti a livello europeo, sul 'Corriere della sera', Joschka Fischer, membro del Gruppo Spinelli per il rilancio dell'integrazione europea, spiega: "Quello della crescita è un punto decisivo e fa bene Renzi a porlo. Ma il risultato elettorale è pieno di rischi per l'Europa. Quello di domenica è stato anche un voto contro la politica dell'austerità. Ma le situazioni nazionali raccontano storie diverse fra di loro". Per il sociologo Ulrich Beck, intervistato da 'Repubblica', "il risultato dimostra anche che l'Europa in quanto tale non viene compresa dalla gran parte dei cittadini".

Il premio Nobel per l'economia della Columbia University, Joseph Stiglitz, intervistato dalla 'Stampa', spera che adesso "Angela Merkel e i burocrati di Bruxelles diano retta a Matteo Renzi": "L'austerity - rimarca - ha prodotto solo danni, è ora di cambiare".

Sull''Unità' interviene l'economista Jean-Paul Fitoussi, professore emerito all'Institut d'etudes politiques di Parigi e alla Luiss di Roma: "Quella conseguita da Matteo Renzi è una doppia, straordinaria, vittoria: perché è una vittoria italiana e al tempo stesso perché è una vittoria europea, in quanto aumenta fortemente il peso obiettivo dell'Italia in Europa e il suo peso negoziale nel vertice europeo".

Nello specifico italiano, all''Unità' il sociologo Aldo Bonomi spiega che quello del Pd è "un successo dovuto all'aver sfondato, per la prima volta, al Nord, in quella composizione sociale ormai delusa da berlusconismo e leghismo".

Sempre sull''Unità' l'imprenditore Marco Boglione, proprietario dei marchi Robe di Kappa, Superga e K-Way, accoglie a braccia aperte il risultato delle elezioni europee: "Renzi ora insista su una rivoluzione che trasformi l'Italia in un Paese moderno e competitivo, che sappia stare sul mercato: abbiamo le risorse, culturali e industriali, per raddoppiare la crescita del Pil. Bisogna osare".

Si dice deluso della sua esperienza politica con Scelta civica l'imprenditore Alberto Bombassei, intervistato dal 'Giornale': "Sicuramente giudico questa esperienza per ora non certo positiva. Ma non mollo e rilancio. Mi illudevo di incidere un po' di più. Il problema riguarda la non conoscenza delle problematiche. E così il sistema industriale non è considerato con l'apertura necessaria. Ma lavorerò con più determinazione per cambiare la percezione del mondo dell'impresa in Parlamento".

A dieci anni dalla morte di Umberto Agnelli, Gabriele Galateri di Genola, ex amministratore delegato dell'Ifil, ora al vertice Generali, lo ricorda con il 'Corriere della sera': "Marchionne ha salvato la Fiat ma è Agnelli che ha avuto l''intuizione Marchionne'. Lo avevo accompagnato a Ginevra, alla Sgs, che Ifil aveva appena comprato. Ricordo ancora la stanza del colloquio da cui poi Sergio uscì come amministratore delegato della società: Umberto lo aveva scelto, e lo volle poi già nel consiglio Fiat, perché gli piacevano i manager che erano un po' anche imprenditori, che avevano coraggio, che sapevano rischiare".

Un ricordo anche da parte dello storico Valerio Castronovo sul 'Sole 24 ore', che descrive l'industriale come "puntiglioso e tenace, il Dottore (come lo chiamavano in corso Marconi) si proponeva di rimpiazzare la nomenclatura gerarchica al vertice dell'azienda con una struttura divisionale decentrata e, dopo un duro braccio di ferro con la 'vecchia guardia' vallettiana, riuscì a spuntarla".

Sul fronte del recruitment, la 'Stampa' intervista Giorgio Veronelli, cacciatore di teste, partner della GchConsulting di Torino: "Anche se dopo anni capisco al primo sguardo chi ho di fronte, molto dipende anche da quale figura professionale sto cercando, e dal tipo di contratto che gli si offre. Se è per qualche mese, dieci minuti possono anche bastare, ma se si tratta di un'assunzione di lungo periodo allora c'è bisogno di più tempo, sia per conoscere meglio il candidato, che per aiutarlo a capire i suoi punti deboli. Certo è che alcuni si escludono da soli in meno di dieci secondi, con errori che non si possono perdonare".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza