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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

05 agosto 2015 | 09.43
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Ampio spazio, nei giornali in edicola, alla riforma della pubblica amministrazione e al nuovo Cda della Rai e ancora commenti sul Sud.

In un'intervista al 'Messaggero', il costituzionalista Sabino Cassese, ex ministro della Funzione pubblica del gabinetto Ciampi, afferma che "l’amministrazione pubblica è un grande malato che va curato, mi sembra che, in questo senso, la riforma contenga una buona diagnosi alla quale segue una buona cura". "Questa è una legge che abbraccia molti temi: il procedimento amministrativo, la digitalizzazione, le Camere di commercio e molto altro. Ma è fuori discussione che il cuore della riforma è la riorganizzazione della dirigenza", spiega sottolineando che "è importante che sia stato introdotto il principio della non inamovibilità: il posto a vita non c’è più e deve essere meritato".

Molte le interviste ai neo-consiglieri della Rai. Fra quelle rilasciate da Carlo Freccero, al 'Corriere della sera' dice: "La situazione è dura, invecchia tutto rapidamente, il futuro diventa presente, la tv si fa Rete, la tv generalista oggi è un antico concetto rispetto al video on demand. La Rai dovrà uscire dal ghetto". A 'Repubblica', Guelfo Guelfi ricorda: "Ho l’esperienza di quello che ho sempre fatto, un pubblicitario prestato alla comunicazione pubblica". Sempre 'Repubblica' interpella Giancarlo Mazzuca: "Sono sempre stato un uomo di mediazione. Di certo non andrò a scontri particolari ma cercherò sempre una sintesi". Al 'Tempo' Arturo Diaconale dichiara: "Credo che l’azienda abbia dei grandissimi meriti, ma anche che si sia eccessivamente burocratizzata nel corso del tempo. Ecco, da liberale sono convinto che uno degli obiettivi sia una sua sburocratizzazione". All'Unità' Rita Borioni confessa: "La prima cosa che mi viene in mente è che l'Italia non si racconta da un sacco di tempo, viene raccontata dagli altri".

Sul fronte politico, al 'Corriere della sera' Pierluigi Bersani, ex segretario del Pd, ricorda che "l’ispirazione dell’Ulivo era l’idea di un partito riformista che tenesse rapporti con una radicalità di sinistra e con una radicalità civica" e che "sul piano del programma i punti sono Europa, investimenti per l’occupazione e il Sud, liberalizzazioni, politica industriale e fedeltà fiscale".

Sempre il 'Corriere della sera' intervista Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera: "Credo che una Grosse Koalition, nata da un’approfondita trattativa e da un dettagliato programma, consentirebbe di varare serenamente le riforme necessarie al Paese tanto in campo costituzionale che in campo economico. E sarebbe la vera pacificazione".

Torna sulle polemiche scaturite dal ddl concorrenza, in un'intervista al 'Corriere della sera', Andrea Martella, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e relatore del provvedimento: "Non c’è alcuna marcia indietro o frenata sulle liberalizzazioni. Ma la concorrenza deve aumentare: questo è solo il primo passo. E ne dovranno seguire molti altri per cambiare la società e l’economia italiana. Questa è una sfida cruciale anche dal punto di vista dello sviluppo". E aggiunge: "Abbiamo cercato di ascoltare i cittadini e abbiamo lavorato per combattere i poteri forti, favorire la crescita e creare nuove opportunità per i consumatori. Il provvedimento, però, è complesso e articolato: per questo abbiamo fatto quasi 80 audizioni. E comunque questa è la prima legge sulla concorrenza dal 2009: già questo mi sembra un segnale chiaro".

Ancora ampio spazio alla 'questione Sud'. In un'intervista a 'Repubblica', Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega per le politiche europee, afferma: "Il governo Renzi ha avviato una fase nuova nelle politiche per il Mezzogiorno a cominciare da un significativo recupero della capacità di spesa dei fondi strutturali europei". E aggiunge: "Ora siamo impegnati nella programmazione 2014-2020 e puntiamo a concludere entro settembre la fase di approvazione dei progetti. E di questo il Mezzogiorno si gioverà in maniera particolare".

L''Unità' intervista Domenico Arcuri, ad Invitalia: "E' arrivato il momento di girare pagina, per davvero di girarla. Siamo all'alba della nuova stagione dei fondi europei. Abbiamo cinque anni di tempo: decidiamo, una volta per tutte, che undici programmi operativi nazionali e 22 operativi regionali, che migliaia di linee di azione, che fontane, rotonde, fiere e sponsorizzazioni di eventi musicali non sono servite e non servono a produrre sviluppo".

Sul tema Sud, 'Repubblica' intervista Guntram Wolff, direttore del Bruegel Institute, think-tank di Bruxelles: "Parliamoci chiaro: l’esperienza in quasi tutta Europa, dal Sud d’Italia fino alla vecchia Germania Est, ha dimostrato che l’efficacia dei fondi strutturali è molto dubbia. La produttività non cresce e i trasferimenti netti, anche quando durano per decenni, non hanno dato un contributo efficace".

Ad 'Avvenire', Gianfranco Viesti, docente di Economia applicata all’Università di Bari, illustra una delle misure possibili, quella del reddito minimo: "Mi riferisco al modello Reis avanzato dall’Alleanza contro le povertà o al Sia creato dall’ex ministro Giovannini durante il governo Letta. L’importante, comunque, è trovare il modo di sostenere quelle famiglie che sono finite in profonda sofferenza e fanno fatica anche a soddisfare i bisogni primari. Il rilancio in tempi brevi può passare anche da interventi di rilancio, come il rafforzamento dei collegamenti aerei".

Il 'Mattino' intervista Adriano Giannola, curatore del Rapporto Svimez: "Noi abbiamo fatto il nostro rapporto annuale, tocca alla politica intervenire e non ridurre questo dibattito a un fuoco estivo,per ritrovarci tra un anno con i problemi aggravati".

Parla di sicurezza, in un'intervista al 'Tempo', Cosimo Ferri, sottosegretario alla Giustizia: "Io punterei sul perfezionamento del Testo unico sull'immigrazione, agendo sull'istituto dell'espulsione dell'immigrato colpevole di reato come sanzione sostitutiva della pena, ampliandone l'ambito di applicazione nei presupposti normativi ed agevolandone le modalità attuative".

Sul fronte energetico, 'Avvenire' intervista il presidente dell’Unione petrolifera, Alessandro Gilotti: "La strada maestra per il futuro della raffinazione è quella del cosiddetto 'rightsizing': nuovi servizi e nuovi prodotti. Un taglio che sia anche un restyling. Quello che oggi ci chiede il mercato è emissioni più basse e prodotti diversi, tutte cose che richiedono grandi investimenti. Bisogna unire i motori tradizionali ai nuovi combustibili fossili e ridurre i consumi aumentando l’efficienza. Realisticamente il futuro sarà sempre più dei motori ibridi. Poi sul fronte carburante c’è da lavorare su quelli con minore contenuto di carbonio. Come i combustibili gassosi e i nuovi biocarburanti".

A livello locale, dopo lo sblocco dei fondi per il Giubileo, la 'Stampa' intervista Ignazio Marino, sindaco di Roma: "Davanti al piano di rientro che il Comune ha rispettato, il Mef ci ha informato che sono stati sbloccati 50 milioni dal piano di gestione del debito storico di Roma, fondi che vanno ad aggiungersi agli altri 150 di cui avevamo già disponibilità e questo significa che da questa mattina il Campidoglio è pronto ad investire per le opere del Giubileo secondo un dettagliato piano di opere infrastrutturali, di manutenzione urbana".

Torna sui fatti dell'aeroporto di Roma, in un'intervista a 'QN', Pietro Giordano, presidente di Adiconsum: "Ben vengano le sanzioni di fronte ai fatti gravissimi che sono accaduti a Fiumicino. Del resto l’Enac, come l’Autorità di controllo sui trasporti, ha il potere di comminare multe anche molto pesanti e persino revocare temporaneamente la licenza di volo".

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