"Certo, la crescita italiana non andrà oltre l’1%. Ma il problema non è uno zero virgola in più o in meno. Il problema è quello che è successo negli ultimi 20 anni, il nostro ventennio perduto". Fadi Hassan, 35 anni, professore di economia al Trinity College di Dublino, intervistato dal 'Corriere della Sera', sta per cominciare una fellowship in Banca d’Italia.
"Sono 20 anni -spiega Hassan- che l’Italia cresce meno del resto d’Europa. A metà degli anni 90 il Pil pro capite dell’Italia, cioè la ricchezza prodotta divisa per gli abitanti, era superiore del 3% alla media della zona euro. Adesso è inferiore del 13%".
"Fino a ieri ai pensionati è stato chiesto di dare, oggi dopo 10 anni si inizia a dare senza chiedere nulla in cambio". Gigi Bonfanti, segretario della Cisl pensionati, intervistato da 'L'Unità', sintetizza così il pacchetto di misure che si prepara a entrare nella prossima manovra.
"E non ci sarà solo quello -aggiunge- e il tavolo proseguirà dopo la legge di Stabilità per affrontare tutte le questioni che resteranno aperte".
"Occorre che i governi la smettano di invocare le regole comunitarie quando sono a loro vantaggio e di respingerle quando hanno un costo politico". Così, intervistato da 'La Repubblica', il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, sulla situazione in Europa.
Secondo Schulz "è necessario che l’Europa dia qualche risposta concreta ai problemi che abbiamo di fronte, se vuole riconquistare la fiducia dei suoi cittadini".
"Il sistema bancario italiano non è stato risanato, perché la ricapitalizzazione delle banche comporta una perdita di potere delle fondazioni e non piace alla politica. Ma se non si interverrà per mettere ordine sul serio nel sistema, superando i palliativi messi in atto fino ad oggi, i rischi sono duplici, sul breve e sul lungo termine". Così, intervistato da 'Qn', l'economista Alberto Bisin.
"A breve -continua- ci potrebbe essere qualche fallimento e sarebbe gravissimo. Ma anche sul lungo termine, le banche sottocapitalizzate non sono in grado di far credito alle imprese come dovrebbero e questo impedisce la crescita economica, instaurando una stagnazione che può durare anni. Non quello di cui ha bisogno l’Italia".
"I sindacati sono riusciti a fare entrare le istanze dei lavoratori e delle lavoratrici nelle aule delle commissioni parlamentari. È stato un ottimo esempio di collaborazione con le istituzioni. Il prossimo passo è il coinvolgimento delle associazioni degli imprenditori agricoli, per creare un’alleanza che metta all’angolo chi - sottopagando i lavoratori - fa anche concorrenza sleale". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervistata da 'Avvenire', dopo l'incontro con i sindacati che hanno chiesto di velocizzare l'iter della legge sul caporalato.
"Dobbiamo mettere fine -conclude Boldrini- a questi campi della vergogna. Questo sono per il nostro Paese: lì le persone sono trattate come bestie da soma, si spaccano la schiena, non hanno il tempo nemmeno per le necessità essenziali. Storie di sfruttamento che ho potuto ascoltare direttamente da loro".
