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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

31 ottobre 2014 | 09.50
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La crisi al centro delle pagine dei quotidiani in edicola.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Il testo del Senato ci convince e pensiamo possa essere fatto proprio dalla Camera. Ciò nonostante sarà oggetto martedì sera di una franca discussione nel gruppo del Pd, per capire se si possa trovare un punto di equilibrio. Damiano ha chiesto di indicare le fattispecie di licenziamento disciplinare, che il Pd si era già impegnato a tipizzare nel documento della direzione. Decideranno i gruppi se farlo nella delega opp ure dopo, nel decreto attuativo". Così, intervistata dal Corriere della Sera, Debora Serracchiani, vice segretario del Pd, sul jobs Act.

Per Serracchiani "nessuno entra con pregiudizi, vedremo la discussione che si svilupperà. Ma quel che non possiamo fare è perdere tempo. E sul reintegro per i disciplinari il Pd ha preso un impegno con un documento votato dalla direzione".

Tornare all'acciaio di Stato. Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, intervistato da 'La Repubblica', non ha dubbi: senza intervento pubblico non si uscirà dalla crisi della siderurgia, che riguarda la ThysssenKrupp di Terni, l'Ilva di Taranto, l'ex Lucchini di Piombino. "Se non vogliamo svendere o regalare la siderurgia agli stranieri -dice- è indispensabile che lo Stato faccia la sua parte".

Al premier "sì, abbiamo posto questo problema che è il perno di qualunque strategia di politica industriale". E Renzi, sottolinea Landini, ci ha risposto "che è disponibile a un confronto".

"Bisogna dire chiaramente che i due miliardi di tagli che riguarderanno le Regioni non potranno riguardare le spese sanitarie. Quindi finiranno indirettamente sui Comuni andando ad aggiungersi al taglio diretto da 1,2 miliardi che poi in realtà sono 1,5 miliardi perché i 300 milioni di un taglio precedente che il governo si era impegnato a reintegrare non sono mai arrivati. Quindi alla fine alle casse dei Comuni verranno meno 3,5miliardi". Così, intervistato da 'La Repubblica', il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sui tagli ai comuni.

"Il che vuol dire -continua Orlando- che non ci saranno i soldi per gli autobus, per l' assistenza domiciliare, per gli anziani, per le case, per le scuole e cosi via. Se a questo aggiungiamo che dal prossimo anno entra in vigore la nuova contabilità locale che ci obbligherà a segnare in bilancio il 50% (e non più il 20 o il 30) dei crediti esigibili, si capisce come la situazione a cui andiamo incontro è davvero insostenibile".

"Non si era mai arrivati a un punto così profondo di contrapposizione. E questo è un male. Non per il Pd, non per la Cgil. È un male per il Paese e su questo punto Renzi deve riflettere. In una stagione segnata da una crisi così profonda le forze sociali hanno un ruolo di cui non si può fare a meno. È così: senza quel ruolo il potenziale conflitto sociale si scaricherà sul governo". Così, intervistato da 'Avvenire', il presidente della commissione attività produttive della Camera, Guglielmo Epifani, già segretario generale della Cgil e del Pd.

"Il rischio che si apra una stagione di tensione c'è, è reale. E la miscela è la sofferenza sociale che si lega -continua Epifani- a un conflitto permanente tra governo e sindacato. Un conflitto che anziché essere ricomposto, giorno dopo giorno, rischia di salire di intensità, di esasperarsi. E questo va evitato. Leggevo una dichiarazione del Vescovo di Terni. Pensava alla vertenza, agli operai, diceva 'bisogna trovare tessitori di accordi'. Ecco il punto. Accordi per gli operai e accordi per il Paese: siamo in una fase in cui i ponti vanno gettati, non tagliati".

"Il motore si è riscaldato e adesso funziona a pieni giri: siamo in grado di rispondere con la presa in carico dei giovani quasi in tempo reale. Nel mese di settembre si sono iscritti al programma 3.700 giovani e hanno effettuato il primo colloquio in 2.200". Così Elena Donazzan, assessore al Lavoro della Regione Veneto, ammette i ritardi nella fase di partenza della Garanzia Giovani, "ma ora i Centri per l'impiego stanno lavorando bene, l' integrazione con le Agenzie per il lavoro funziona e i risultati cominciano a vedersi concretamente".

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