Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"In questi giorni sono a Bordighera, in Liguria. Mi sono attaccata subito al telefono e ho chiamato le ragazze della segreteria. Ci siamo tenute in contatto così per tutta la mattina". Le parole sono difficili da trovare. Fino a due mesi fa quelle erano le "sue" stanze, quello il "suo" Palazzo. Livia Pomodoro è stata presidente del Tribunale di Milano dal 2007 allo scorso febbraio e dice al 'Corriere della Sera': "Dolore e rabbia". "Saranno le indagini a fare definitiva chiarezza su quello che è avvenuto. Il procuratore capo ha già dato le prime spiegazioni, vedremo. Ma mi faccia dire che in tutta questa vicenda il tema della sicurezza delle aule di giustizia è quello che mi appassiona di meno".

"A essere colpito è stato un po' tutto il "vasto popolo" che frequenta quotidianamente Palazzo di giustizia. Dai magistrati agli avvocati, passando per i cittadini, chiamati magari in veste di semplici testimoni. La tragica mattinata milanese lascia però un segno profondo anche nell' avvocatura. Con il Consiglio nazionale forense che subito «esprime grande cordoglio e dolore per le vittime della sparatoria di stamattina nelle aule del Tribunale di Milano. È un fatto che riempie di sgomento dover apprendere di morti e feriti in un luogo deputato ad assicurare Giustizia e dove abitualmente lavorano migliaia di persone ogni giorno". A prendere decisamente posizione con il Corriere della Sera è anche il neopresidente dell' ordine di Milano, Remo Danovi.

"Basta parlare male dell'Italia. È vero, i problemi sono tanti e le nostre aziende hanno affrontato una lunga crisi, ma dobbiamo anche essere consapevoli delle capacità e dei risultati del made in Italy". Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile, lo dice al 'Sole 24 Ore' convinto che l' edizione di quest' anno, che oltretutto precede di pochi giorni il debutto di Expo, si apra sotto i migliori auspici e con un ritrovato ottimismo. "Il mercato interno purtroppo soffre ancora e non nascondiamo le difficoltà. Ma le aziende dell' arredo hanno saputo reagire alla crisi affrontando la sfida dell' internazionalizzazione e oggi il settore è uno dei motori dell' export nazionale, con un surplus commerciale di oltre 10 miliardi".

"Questa svolta storica -scrive Carlo Mochi, presidente Forum Pa sul 'Messaggero' , a proposito della licenziabilità dei dirigenti pubblici- ha molti sostenitori, specie tra gli specialisti di management e nel settore privato, che vedono con fastidio un dirigente pubblico che non abbia il rischio nel suo dna, come ha invece sempre un dirigente privato. Moltissimi sono però gli oppositori, soprattutto, come è ovvio, nell' amministrazione stessa. Sarà questa la volta buona, a quasi vent' anni dalle riforme Bassanini che per prime ipotizzarono il ruolo unico, per una riforma attesa da decenni? A mio parere «si può fare se», come recita lo slogan del prossimo Forum Pa. Si può fare se non pretenderemo di affidare la realizzazione di una riforma così radicale agli stessi dirigenti che con essa perdono sicurezza e status, anche se in fondo guadagnano in responsabilità, in autonomia e, probabilmente, anche in immagine nei confronti di un' opinione pubblica che oggi li vede come «garantiti a vita»", conclude.

Il presidente dell' Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone spiega a 'La Stampa' il viaggio iniziato un anno fa tra Expo, Mose, Grandi Appalti, Mafia capitale, Coop e metanizzazione. "La corruzione fotografa il disfacimento dei partiti che avrebbero potuto rappresentare un anticorpo alla corruzione stessa. Prima il politico corrotto piuttosto che da un Tribunale veniva processato ed espulso dal partito di appartenenza. Oggi, purtroppo, la politica non è in grado di imporre sanzioni"."Il politico corrotto espulso dal partito, soprattutto a livello locale, trasmigra in altri partiti che poi lo candidano", spiega.