cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 17:35
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

23 febbraio 2018 | 09.45
LETTURA: 5 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"La non autosufficienza è vera necessità. Su pensioni e immigrati proposte errate. Sono preoccupato per il dibattito pubblico. Non solo si tende a ignorare i temi veri, ma ci si allontana dalla soluzione dei problemi. Le due opzioni di cui più si parla sono l'azzeramento dei flussi d'immigrati e l'aumento della spesa pensionistica. Ambedue riducono gli spazi per la non autosufficienza, che invece è un problema da affrontare per tempo, per non trovarci spiazzati dopo. Noi diamo oggi alle famiglie un'assistenza insufficiente. Rischiamo di scaricare tutto sulle loro spalle, spesso sulle donne, riducendo le loro chance di lavoro. Diamo vita a una doppia distruzione di lavoro: un maggior numero di donne occupate accrescerebbe il reddito familiare e renderebbe più facile assumere persone che aiutino i nuclei nei lavori di cura". Così, in un'intervista a Avvenire, Tito Boeri, presidente dell'Inps.

"Se sono un utente cui vengono unilateralmente cambiate le condizioni contrattuali, ho il diritto di recedere dal contratto senza subire conseguenze negative, quindi senza pagare penali, né costi di disattivazione né eventuali ulteriori rate di attivazione o per l'uso del modem, perché questo non è il caso di un recesso anticipato. Inoltre, le modalità del recesso devono essere le stesse previste per la stipula. Quindi anche on line e non più, come una volta, solo per raccomandata. Il singolo operatore può fissare liberamente i suoi prezzi, ma se tutti gli operatori contemporaneamente o quasi fissano lo stesso aumento viene compromessa la libertà dei consumatori, che se volessero recedere non saprebbero presso quale società andare per trovare prezzi migliori. Per questo abbiamo scritto all'Antitrust, che sta verificando se dietro questo movimento dei prezzi ci sia un'intesa tra gli operatori, implicita o esplicita". Così, in un'intervista a Il Corriere della Sera, il presidente dell'Agcom, Angelo Marcello Cardani.

"Non credo al pilota automatico. Chiunque governi si dovrà confrontare con debito pubblico e fiducia dei mercati. L'Italia deve raccogliere fondi sul mercato per qualcosa come 400 miliardi e ciò impone disciplina a chiunque governi. Ritengo abbastanza probabile che ci sia una forte pressione della Commissione europea sul governo italiano, qualunque esso sia, perché mantenga il controllo sui conti pubblici. Ricordo che la Commissione aveva dato una valutazione problematica della situazione italiana e rinviato una decisione definitiva alla prossima primavera". Così, in un'intervista a La Repubblica, Giampaolo Galli, economista e parlamentare uscente del Pd.

La priorità per il prossimo governo? "In primis c'è la riduzione del costo del lavoro. Noi sosteniamo quello a tempo indeterminato: gli altri? Suggerisco di riflettere non tanto sull'incidenza della precarietà, quanto sulla sua durata. Non è grave, per dirla semplice, che tanti ragazzi siano a tempo determinato, lo è che restino nella stessa condizione per anni e anni. Importantissimo è che i cassaintegrati potranno ricollocarsi al posto che lavorare in nero: è fondamentale per le Regioni che fanno i piani, per i fondi interprofessionali, per sindacati e per aziende che fanno gli accordi. Si tratta di un doppio incentivo, per il lavoratore e per l' azienda che assume". Così, in un'intervista a Libero, il consigliere economico di Palazzo Chigi, Marco Leonardi.

"Le esperienze dei precedenti bonus occupazionali e l'andamento delle assunzioni, hanno dimostrato che i datori di lavoro hanno continuato a preferire forme di lavoro più flessibili e lavoratori più esperti. Anche i monitoraggi dell'incentivo occupazionale per la Garanzia Giovani dimostrano come la tipologia contrattuale privilegiata sia il contratto di apprendistato professionalizzante, seguito da quello a tempo determinato. Meno del 20% dei contratti agevolati è a tempo indeterminato. Il ruolo dell'Anpal andrà rivisto riconducendolo nell'alveo dell'attuale assetto costituzionale: dovrebbe al massimo avere funzioni di coordinamento e controllo fino ad arrivare al potere sostitutivo nei casi di mancato rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, i lep". Così, in un'intervista a Libero, l'economista Gianni Bocchieri.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza