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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

08 febbraio 2017 | 10.16
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Mario Baldassarri, economista allievo del Nobel Modigliani parla con Avvenire e concede una chance all'idea dell' Europa a più velocità indicata dalla cancelliera Merkel. "Tre anni fa l' Europa, -dice- e l'Italia, avevano davanti una finestra di opportunità positive per 4 anni, Ora, con petrolio e tassi d'interesse in risalita e il commercio alle prese con l' effetto-Trump, quella finestra si è ridotta a un anno appena. Fare le scelte giuste in tempi ristretti e in condizioni politiche difficilissime, con varie elezioni alle porte, non è certo l'ideale. Partiamo dall'Italia. Io stimo una crescita asfittica quest' anno, appena allo 0,6%. Quanto ai conti, il problema centrale non sono affatto i 3,4 miliardi chiesti dalla Commissione europea e per i quali il governo ha rimandato al Def di aprile. In quel documento, però, la risposta da dare è piuttosto un' altra: come si pensano di trovare per il 2018 gli oltre 30 miliardi che forse saranno necessari, 1uasi 20 solo per annullare le clausole di salvaguardia. Sarà difficile che per il terzo anno consecutivo Bruxelles ci consenta di far salire il deficit per non innalzare l' Iva".

"Solo nella provincia di Napoli i giovani senza lavoro sono 200 mila. "Sono come foglie al vento" dice il cardinale Sepe. L'ottimismo delle slide e dei patti regionali non è bastato. Così, mentre si discute sull' efficacia della recente stagione riformista e su vaghe ipotesi di «reddito universale», la Chiesa ci riprova. Il primo documento dei vescovi sul Mezzogiorno è del gennaio 1948. Il più recente è del febbraio 2010. Nel mezzo c' è quello dell' ottobre 1989. Il prossimo vedrà la luce tra oggi e domani a Napoli, dove con i messaggi di papa Francesco e Mattarella si apre un convegno delle Conferenze episcopali meridionali. Presenti il cardinal Bagnasco e monsignor Galantino, parteciperanno più di 100 vescovi invitati da Sepe". Così il Corriere della Sera annuncia un documento della Chiesa sul lavoro.

"Una lettera d' addio, un lungo, spietato, violento atto d' accusa. Dopo averla scritta, il 31 gennaio scorso Michele è andato a casa della nonna, ha preso una corda e l'ha fatta finita. "Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere...Di no come risposta non si vive, di no si muore", ha vergato con rabbia e grande delusione per un mondo del lavoro che l' ha rifiutato fino alla fine. «Ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse... Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di colloqui dilavoro inutili, stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, stufo di fare buon viso a pessima sorte e di essere messo da parte"".lo riporta il Corriere della Sera. Trent'anni, udinese di un paese prealpino di confine, Michele faceva il grafico. Meglio, avrebbe voluto farlo. I genitori hanno chiesto che la lettera del figlio fosse pubblicata integralmente dal Messaggero Veneto.

"Siamo molto attivi in due settori importanti per il futuro dell' industria europea: spazio e difesa. Credo che anche l' Italia sarà molto interessata". La commissaria Ue all'Industria e al mercato interno, la polacca Elzbieta Bienkowska, parla con così con il Corriere della Sera. in Italia ha visto anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il numero uno di Assolombarda Gianfelice Rocca e il sottosegretario allo Sviluppo Ivan Scalfarotto. "A fine dicembre abbiamo adottato due piani strategici, i primi di sempre in questi due settori, molto importanti per l' innovazione europea. Numerose nuove aziende nate in Europa sono legate ai dati che forniscono i programmi spaziali Copernico e Galileo. Gli Stati membri hanno deciso di avere un piano di difesa comune, che avrà un impatto anche sull' industria".

L'avvocato Giovanni Battista Gallus fa parte del Circolo dei giuristi informatici e da anni si occupa di questioni relative alla tecnologia e alla privacy. Con La Stampa parla della partenza del Foia e dice: "Il principio sottostante è corretto: rispetto alla precedente legge ogni cittadino ha diritto all' accesso civico senza più obbligo di motivazione o di dimostrare un interesse personale e concreto". Ma? "Ma tra teoria e pratica le cose cambiano. I vincoli posti sono forse troppi e si è lasciato alle pubbliche amministrazioni un compito gravoso: valutare di volta in volta come applicare questi vincoli". Il risultato? "È ancora presto per dirlo, ma è ovvio che così facendo ogni pubblica amministrazione potrà opporre anche pretestuosamente principi diversi".

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