cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 09:48
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

01 dicembre 2015 | 10.14
LETTURA: 3 minuti

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

La manifattura 4.0 ha una “via italiana”. Un metodo applicativo che non è uguale a nessun altro e che senza troppi clamori ha trovato concretezza in numerose piccole e medie imprese di tutti il settori, dalla meccanica al mobile, fucine di innovazione spesso più all’avanguardia della grande industria.

"Non si tratta di una riflessione aprioristica -spiega al 'Sole 24 ore' il professor Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’università Ca’ Foscari di Venezia- ma dettata dalla realtà delle cose. E si tratta di una via tutta italiana, che non troverebbe applicazione in altri Paesi".

"Io sono appena stata immessa in ruolo come altri della mia età. L’atmosfera è positiva. L’ondata di giovani si fa sentire, collaboriamo tanto. Gli insegnanti più grandi delegano molto e noi cerchiamo di assorbire la loro esperienza". Cos', intervistata da 'La Stampa', Mariacristina Faraglia, 34 anni, insegnante di Lettere al liceo scientifico-linguistico Amaldi di Roma.

Mentre per Anna Derviso, che insegna latino e greco al liceo ginnasio Ugo Foscolo di Albano Laziale, in provincia di Roma, del quale è vicepreside "i colleghi più giovani hanno molto da imparare".

"Nel caso della Volkswagen l’interesse dell’azienda, dei suoi azionisti (pubblici e privati) e dei suoi lavoratori è stato quindi giudicato superiore all’interesse dei clienti, della salute della popolazione, del rispetto della normativa in materia di emissioni di gas. Nei paesi europei le imprese sono organizzazioni vitali per il sistema economico, elementi chiave della società civile, a condizione che si dotino di un sistema di governance e di responsabilità sociale ed etica che riconosca non solo il ruolo interno che compete agli azionisti, ai manager e ai lavoratori, ma presti attenzione anche alle parti esterne rappresentate dai clienti, dai fornitori di fi liera, dalle comunità locali, dalle associazioni ambientaliste, e così via". Così, in un intervento su 'Italia Oggi', Giorgio Giva esperto in relazioni induistriali e consulente del lavoro.

"In questo modo si potranno evitare le derive come quelle della VW (per non parlare diì Ilva) e il paradosso che, per la terza volta in un secolo, siano dovuti intervenire gli Stati Uniti a fermare il tentativo egemonico tedesco. Questa volta, fortunatamente, solo economico".

"Già alla vigilia della strage di Parigi c’erano segnali di allarme. Mi hanno perciò un poco sorpreso le dichiarazioni del ministro Padoan che, in un certo senso, mettono le mani avanti riguardo a un possibile peggioramento dell’economia. Spero che non abbia notizie ancora più cattive. Io ritengo poco probabile che eventi pur così tragici possano avere conseguenze molto negative sull’economia". Lo ha detto Romano Prodi in un'intervista a "Il Fatto Quotidiano". "Legnata per tutte le banche, poiché l’importo dei salvataggi è caricato tutto nel bilancio 2015, mentre se fosse stato autorizzato l’intervento del Fondo interbancario, in termini di bilancio sarebbe stato frazionato in più anni". Così, intervistato da 'Qn', il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, sui salvataggi delle banche Carife, Banca Etruria, BancaMarche e CariChieti.

"C’è una legge di Stabilità che per la prima volta dopo 7 anni punta sulla crescita,ma vedo un limite evidente...". Così il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, intervistato da 'Libero', sulla situazione economica.

"A fronte delle risorse positivamente destinate allo sviluppo, penso al 140% di ammortamento sull’acquisto dei macchinari, mancano interventi -conclude- adeguati per l’equità".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza